Esercizi di stile
di Raymond Queneau
Introduzione e traduzione di U. Eco
Testo originale a fronte
Einaudi Tascabili, 2001 (1^ ed. 1947)
pagg. 227 €9,00
Non è mai stata una novità che il successo di un romanzo dipenda in gran parte dallo stile del narratore. In quanti stili, da quante prospettive è possibile scrivere lo stesso identico fatto? Se già la domanda resta con poche risposte sommarie, allora sembra ancora più difficile andare oltre, quando si pensa che non è un fatto eclatante ad essere analizzato, ma una qualsiasi disputa su un autobus cittadino, durante l'orario di punta. Raymond Queneau maneggia sapientemente la storia, raccontandola in ben novantanove variazioni sul tema, sfruttando figure retoriche, generi letterari...
Il tutto è venato da una potente ironia, talvolta sottolineata dalla esagerazione e dal gusto per l'iperbole: quante volte, il narratore, gioca con le parole! L'opera, ritenuta a lungo intraducibile per la strettissima dipendenza dalla lingua francese dell'autore, sono finalmente negli anni '80 approdati anche in Italia, grazie all'opera minuziosa di Umberto Eco, che non s'è sforzato di riportare parola per parola, ma, una volta capito il gioco di Queneau, ne ha riproposto le fila. Per una traduzione puntuale che, tuttavia, non mantiene il gusto letterario e l'obiettivo primario di stupire, è presente anche il testo originale a fronte. Per il lettore minimamente dotto sulle leggi della letteratura, il libro è una vera goduria per la mente, solletica migliaia di idee tenute nascoste dietro alla cortina della quotidianità. Meglio, se letto a tratti, intervallando le singole performances con riflessioni e sorrisi.
Gloria M. Ghioni
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