Stella avvelenata
di Sebastiano Vassalli
Einaudi Tascabili, Torino, 2003
pagg.238 € 10.00
Quando Vassalli decise di recuperare le memorie di Leonardo Sacco, chierico quattrocentesco, nato nel Monferrato, senz'altro vide nel suo percorso una parabola di vita che senz'altro anche ai giorni nostri sarebbe stata intesa. Anzi, a maggior ragione ai giorni nostri. La storia, infatti, è il tracciato di formazione del giovane Leonardo che, derubato sulla via per Parigi, dove intendeva incontrare alcuni studiosi, decide di abbandonare la carriera ecclesiastica - intrapresa per volere familiare - e di darsi all'avventura.
Senza soldi e senza meta, accetta l'offerta di imbarcarsi con un gruppo di predicatori, considerati eretici, alla volta della famigerata Atlantide. Ad attendere il gruppo di uomini - tutti ben caratterizzati nel diario di bordo redatto da Leonardo - ci sono tempeste, naufragi, paesaggi inabitabili e grandi prove di coraggio da superare. Soprattutto, però, ci sarà lo sbarco nella fantastica isola d'Atlantide che altro non è che l'America, allora (1441) ancora inesplorata. Qui, avviene anche la conoscenza delle tribù locali, i 'protouomini', come scrive Leonardo.
Tuttavia, niente realizza le aspettative: ci saranno un colpo di scena che riguarda la vita privata di Leonardo, lutti e terribili oscenità che porteranno i superstiti a prendere una decisione amara.
La prosa è ben scritta, accurata come un grande autore quale Vassalli lascia pregustare al lettore, a cominciare dal titolo, decisamente appropriato, alla luce del finale del libro. Qua e là ci sono immagini crudeli, inaccettabili per la mente umana, come atti di cannibalismo o di battaglia particolarmente violenti. Buona anche la citazione di brani tratti direttamente (così dice Vassalli) dal diario di Leonardo che, purtroppo, è giunto a noi nella trascrizione di un suo successore, il quale ha operato tagli e rifiniture del tutto personali.
Vassalli, come già nella Chimera, non abbandona mai il lettore alla storia, ma veglia sulla narrazione, come un Manzoni contemporaneo.La lettura risulta gradevole, interessante per noi abituati ai ritmi frenetici dei viaggi attuali e completamente ignari dei tempi di una traversata sull'oceano.
Gloria M. Ghioni
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