"Powerbook"
di Jeanette Winterson
Mondadori, Milano 2002
231 pp, 8.40 €
Già a partire dalla copertina, che reca questo lunghissimo elenco di parole:
amore
destino
corpo
passion
memory
avventura
desiderio
body
dream
romance
love
progress
tragedy
letteratura
speranza
illusione
tempo
sogno
il lettore comprende che Jeanette Winterson si lascerà andare un'altra volta a un bisogno istintivo di riversare i propri sentimenti, uno dopo l'altro, alla ricerca di una condivisione muta di chi sta al di qua del foglio. Nonostante l'urgenza, le riflessioni e la buona carica aggettivale tradiscono un bel lavoro di rifinitura, accurato, dove niente è lasciato al caso: tipico della Winterson, insomma.Venendo alla trama, anche stavolta di tipo autobiografico - e autoreferenziale forse?! -, Jeanette ricorre a un ottimo stratagemma contemporaneo: internet. Da una chat con una misteriosa donna, arriva la richiesta, a bruciapelo:"Libertà, solo per una notte"Da questa richiesta, nascono una serie di storie, organizzate appunto dall'autrice per questa corrispondente. Senz'altro la Winterson non ha alcuna paura ad affondare le proprie ricerche in ambienti storici, dove si mischia amabilmente letteratura, archeologia, mitologia e un buon pizzico di leggenda. Una dopo l'altra, le storie tracciano percorsi diversi per un unico grande amore, quello che lega l'autrice alla donna che sta al di là dello schermo. Nonostante l'ottimo spunto, la messa in pratica non sembra al livello di altri libri dell'autrice: a tratti troppo arzigogolato, a tratti troppo nudo, a tratti un poco confusionario.Nell'insieme, tuttavia, resta una buona lettura.
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