Questa storia, raccontata dalle parole di Baricco


"Questa storia"
di Alessandro Baricco
Fandango, 2005

pagg. 288
prezzo: € 15

Grande ritorno di Alessandro Baricco. Ben tre anni di attesa, prima che Ultimo Parri finisse di raccontare la sua storia, "Questa storia", alla penna di Baricco e prima che l'incontentabile perfezionismo dello scrittore torinese trovasse pace. Come sempre, le scelte stilistiche di Baricco si curvano alla perfezione sul testo, prendendone parte, frase per frase: non c'è paura di osare, quando ce n'è bisogno, come notiamo nella prima sezione del libro, intitolata "Overture", in cui protagonista è una rovinosa corsa in automobile, la prima corsa che la storia ricordi su un tragitto tanto lungo. Suspense, punti di vista e prospettive cambiano di continuo, creando una sensazione di "conoscenza a tuttotondo" che rende davvero ottima la scena.Anche le altre sezioni del libro, molto più vicine alla storia del protagonista, Ultimo Parri, sperimentano soluzioni diverse dalla routine, ma in modo senz'altro più controllato rispetto ai primi libri di Baricco. La trama è bella; anzi, molto bella a mio parere e proprio per questo ne lascerò un minimo accenno, per non turbare la sua armonia: Ultimo, fin da piccolo, ha il sogno di rimettere in "ordine" il mondo. Il suo ideale di ordine si concretizza nell'immagine di una strada, una strada che immagina iniziare e non finire mai: una pista. Tuttavia, non è facilmente realizzabile il sogno di Ultimo: ci sarà prima l'incidente del padre, poi la Prima Guerra Mondiale, poi una vita lontano da casa, una donna per un amore nascostamente corrisposto, il ritorno a casa, la vecchiaia... Intanto il sogno cresce, mentre Ultimo invecchia, mentre la narrazione si dilata, muovendosi liberamente per flashback e cambi prospettici, ai quali corrisponde sempre un cambio di stile.L'insieme è veramente gradevole, e potrei esagerare dicendo "ottimo", se non avessi in precedenza letto tutte le altre opere di Baricco. Occorre specificare questo, perché c'è una cosa che mi ha sempre affascinata: Baricco sapeva regalarmi pagine di autentiche emozioni, pagine che dovevi rileggere assolutamente un'altra volta per poi arrivare a concludere: "questo è perfetto". Insomma, si procedeva per quelli che mi piace chiamare "lampi di genio". Meno incisivo, purtroppo quest'ultima storia, senza nulla togliere alla sua impronta che resterà, decisamente, impressa di riga in riga.