L'incontro-scontro tra ateneo e fabbrica
Ottimo lavoro, professore!
di David Lodge
Milano, Bompiani, 2001
Titolo originale: Nice work
Prima edizione: (1988)
Cosa accade se venissero messi a stretto contatto il mondo industriale con quello accademico? Sicuramente avremmo una collisione, forse un tentativo vicendevole di comprensione, forse un adeguamento, più difficilmente un reciproco arricchimento. Proprio a questa complessa e curiosa domanda, David Lodge, con la sua consueta punta di humor, riesce a dare una risposta, con questo romanzo gradevole e interessante.
Sono protagonisti un amministratore delegato di un'azienda metalmeccanica (Vic Wilcox) e una ricercatrice femminista di una certa avvenenza (Robyn Penrose). I due, in occasione di un progetto per 'L'anno dell'industria', si trovano fianco a fianco nell'azienda di Vic: il compito di Robyn sarà quello di affiancarlo per tre mesi e di essere "la sua Ombra". Molto godibili e divertenti questi primi incontri, occupati più dagli scontri verbali tra uno spirito concreto e uno pragmatico. Non senza un certo autocompiacimento, Lodge si sofferma in dibattiti tecnici in merito al funzionamento dell'industria, non meno curate delle trattazioni sugli studi sul postmodernismo di Robyn.
Come inevitabile, il lettore è in cerca di una svolta, e questa si presenta quando Vic si accorgerà di non essere più solo interessato a Robyn sotto il profilo mentale, ma proverà per lei una fortissima attrazione.
Da qui si apre la seconda parte del libro, che non voglio anticipare per non togliere il gusto della narrazione. Ottima e curata anche in traduzione.
Anathea