31 Ottobre
Numero Pagine: 132
Anno: 2007
Editore: Il Filo
Codice ISBN: 978-88-6185-292-1
31 Ottobre. Una notazione cronologica, assoluta nella sua essenzialità: un titolo, quello scelto per il suo secondo romanzo dallo scrittore bolognese Glauco Silvestri, che circoscrive gli eventi a un'unica giornata, ventiquattr'ore in cui il tempo sembra dilatarsi e deformarsi in un'atmosfera noir.
Il 31 Ottobre di Glauco Silvestri è una data speciale, "satura di significati": e Bologna, città natale dell'autore, sembra essere il punto privilegiato per la convergenza di tradizioni popolari, topoi letterari ed altro ancora.
Dominata fino all'inizio del II sec. a.C. dalla tribù celtica dei Galli Boi, Bologna è il set perfetto per un romanzo ambientato nel giorno di Halloween, festività di origine celtica in cui - secondo la tradizione - cade il confine tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. Bologna, una "Dark Bologna", proprio come il titolo della canzone di Lucio Dalla in apertura. Non potrebbe esserci una migliore "scena del crimine" per la misteriosa serie di omicidi che insanguina - letteralmente - l'intera città in un giorno soltanto.
La Bologna in cui si muovono i personaggi di Glauco Silvestri è una città amata nelle sue luci e nelle sue ombre, invasa di occhi che osservano (occhi di vittime, persecutori, semplici curiosi, forze dell'ordine). In buona misura, gli ambienti di 31 Ottobre resistono alla tentazione - sempre presente, per chi scrive noir - di immergere i luoghi del racconto in un'oscurità fittizia che avvicina al gotico ma allontana dalla verosimiglianza. Glauco Silvestri riesce a mantenersi lontano dal risultare artificioso, specie nel finale (che, tra l'altro, guarda molto più alla sociologia che all'esoterismo), ed è un merito da sottolineare. Bologna non è solo ombre, come ho già detto, ma anche luci: gran parte degli avvenimenti sono ambientati di giorno, ma non per questo perdono la loro carica di mistero.
31 Ottobre possiede una fitta rete di richiami, letterari e non. Grande importanza rivestono, soprattutto, i riferimenti tematici e tecnici al mondo del cinema. Gli appassionati del cinema, delle serie tv e del mondo multimediale troveranno gustosi riferimenti ad ampio spettro (da X files a Perry Mason, da Lara Croft a... Striscia la Notizia!).
A livello tecnico 31 Ottobre, a mio parere, è un romanzo perennemente teso tra cinema e fotografia: la narrazione è dinamica, rapida e asciutta - non si dilunga in compiaciute e morbose descrizioni - chiara e diretta; possiede cioè il dinamismo di una pellicola cinematografica, in cui ad ogni azione ne segue immediatamente un'altra. E la trama stessa può essere ricondotta a un inseguimento, una corsa contro il tempo per le vie della città. Ma nel dinamismo del cinema si nasconde l'immobilità rubata della fotografia: i momenti di maggiore pathos lo scorrere degli avvenimenti si cristallizza in una serie di scatti fotografici.
Il lettore segue il protagonista, Alex, nella sua indagine con il cuore in gola, precipitandosi verso un finale, ve lo assicuro, per nulla scontato o deludente.
Laura Ingallinella
Numero Pagine: 132
Anno: 2007
Editore: Il Filo
Codice ISBN: 978-88-6185-292-1
31 Ottobre. Una notazione cronologica, assoluta nella sua essenzialità: un titolo, quello scelto per il suo secondo romanzo dallo scrittore bolognese Glauco Silvestri, che circoscrive gli eventi a un'unica giornata, ventiquattr'ore in cui il tempo sembra dilatarsi e deformarsi in un'atmosfera noir.
Il 31 Ottobre di Glauco Silvestri è una data speciale, "satura di significati": e Bologna, città natale dell'autore, sembra essere il punto privilegiato per la convergenza di tradizioni popolari, topoi letterari ed altro ancora.
Dominata fino all'inizio del II sec. a.C. dalla tribù celtica dei Galli Boi, Bologna è il set perfetto per un romanzo ambientato nel giorno di Halloween, festività di origine celtica in cui - secondo la tradizione - cade il confine tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. Bologna, una "Dark Bologna", proprio come il titolo della canzone di Lucio Dalla in apertura. Non potrebbe esserci una migliore "scena del crimine" per la misteriosa serie di omicidi che insanguina - letteralmente - l'intera città in un giorno soltanto.
La Bologna in cui si muovono i personaggi di Glauco Silvestri è una città amata nelle sue luci e nelle sue ombre, invasa di occhi che osservano (occhi di vittime, persecutori, semplici curiosi, forze dell'ordine). In buona misura, gli ambienti di 31 Ottobre resistono alla tentazione - sempre presente, per chi scrive noir - di immergere i luoghi del racconto in un'oscurità fittizia che avvicina al gotico ma allontana dalla verosimiglianza. Glauco Silvestri riesce a mantenersi lontano dal risultare artificioso, specie nel finale (che, tra l'altro, guarda molto più alla sociologia che all'esoterismo), ed è un merito da sottolineare. Bologna non è solo ombre, come ho già detto, ma anche luci: gran parte degli avvenimenti sono ambientati di giorno, ma non per questo perdono la loro carica di mistero.
31 Ottobre possiede una fitta rete di richiami, letterari e non. Grande importanza rivestono, soprattutto, i riferimenti tematici e tecnici al mondo del cinema. Gli appassionati del cinema, delle serie tv e del mondo multimediale troveranno gustosi riferimenti ad ampio spettro (da X files a Perry Mason, da Lara Croft a... Striscia la Notizia!).
A livello tecnico 31 Ottobre, a mio parere, è un romanzo perennemente teso tra cinema e fotografia: la narrazione è dinamica, rapida e asciutta - non si dilunga in compiaciute e morbose descrizioni - chiara e diretta; possiede cioè il dinamismo di una pellicola cinematografica, in cui ad ogni azione ne segue immediatamente un'altra. E la trama stessa può essere ricondotta a un inseguimento, una corsa contro il tempo per le vie della città. Ma nel dinamismo del cinema si nasconde l'immobilità rubata della fotografia: i momenti di maggiore pathos lo scorrere degli avvenimenti si cristallizza in una serie di scatti fotografici.
Il lettore segue il protagonista, Alex, nella sua indagine con il cuore in gola, precipitandosi verso un finale, ve lo assicuro, per nulla scontato o deludente.
Laura Ingallinella