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L'anti-Freud, ossia una psicanalisi al contrario

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Antonio Tabucchi
"Sogni di sogni"
pagg. 86
Sellerio Editore
6,20 €


Il titolo può lasciare interdetti i lettori più piantati nel mondo reale strappandogli magari una smorfia simile a quella di Kant quando lesse (o magari vide solo la copertina!) l'opera di Swedenborg impregnata fino al midollo, pardon fino al dorso di metafisica. L'immagine di copertina è tratta da un dipinto di Pierre Puvis de Chavannes e nell'ordine vi sono raffigurati l'Amore, la Gloria e la Ricchezza che sono i sogni di un uomo al di fuori del particolare ritagliato, ma chi non sogna qualcosa di simile? Adesso la spiegazione del titolo si semplifica: cosa sognano gli uomini che, in un modo o nell'altro, hanno raggiunto uno di questi tre status quo? In questa breve raccolta di racconti Antonio Tabucchi cerca di rispondere dando spazio alla sua fantasia per riuscire a derivare, dal carattere storico-letterario di venti artisti uno dopo l'altro, altrettanti sogni il più verosimili possibile, magari ambientati proprio in uno dei giorni importanti della vita del personaggio. Iniziando da Dedalo e finendo con Freud (chissà perché...) l'autore ipotizza venti "prestazioni oniriche" in rigoroso ordine cronologico avvincendo il lettore con piccole pillole (i racconti sono brevissimi) e avvicinandolo metafisicamente al pensiero di ogni singolo artista proponendo a fine volume una minuscola biografia per una migliore contestualizzazione e comprensione di ogni sogno. L'incipit in chiara anafora e la formula narrativa pressocché identica rende l'idea di "Fantasie in serie" sancendo un avvenimento particolare della vita dell'artista o una sua summa. Per chi è interessato i personaggi trattati sono nell'ordine: Dedalo, Ovidio, Apuleio, Cecco Angiolieri, Villon, Rabelais, Caravaggio , Goya, Coleridge, Leopardi, Collodi, Stevenson, Rimbaud, Cechov, Debussy, Toulouse-Lautrec, Pessoa, Majakovskij, Garcia Lorca, Freud. Da non perdere.