Fammi ridere
di Leila Mascano Tadino
Robin Edizioni
Ho scoperto questo romanzo grazie a fortunate coincidenze. Ma sono convinta che nulla accade per caso. E che "Fammi ridere. Paesaggio napoletano con figure in dissolvenza" doveva capitare tra le mie mani, regalarmi determinate emozioni, indurmi ad alcune riflessioni scaturite non dalla storia ma da alcune frasi che mi hanno particolarmente colpito. Leila Mascano Tadino con una scrittura fresca e istintiva come la protagonista, Federica, dipinge un quadro della Napoli anni '50, una famiglia alto borghese, una bambina sola e trascurata che costruisce il suo mondo attorno a Pietro il cugino più grande di undici anni: è lui in realtà che si occupa di Federica e attorno al quale la bambina intreccia le sue storie fantastiche. Ma questo rapporto quasi simbiotico tra i due, da fraterno si evolve in qualche cosa di più intimo fino ad arrivare ad un legame di amore intenso quando la ragazzina entra nell'adolescenza. Un amore così grande che i due giovani non riescono a contenerlo e ne vengono travolti. Cambierà tutta la loro vita in un lampo, saranno indotti a scelte "obbligate" che soffocheranno in parte i loro sentimenti, ma non riusciranno a troncare mai del tutto quel legame che ha vincolato i loro cuori.
Un libro sconosciuto ai più ma che merita davvero di essere letto.