di Marco Abundo
Universitalia, 2010
La solitudine, la coca e un problema: così inizia Reset.
Nuovo romanzo del giovane scrittore romano d'adozione, Reset si può anche tradurre in "Scelte".
Sei personaggi in cerca di senso, di un guizzo di vita. La droga, l'isolamento, i trip pschedelici scandiscono debolezza e vicende mescolate dall'insoddisfazione.
Giovanna e Carlo stanno insieme da tempo, ma le cose non girano.
Un viaggio a New York, un incontro casuale e la prova del fuoco: scambio di coppia proposto da lei, cammuffato da gioco erotico condiviso, nasconde in realtà un: "Voglio vedere fino a che punto mi ami". Lui, Carlo, convinto si trattasse di un intramezzo fine a se stesso, ottimo per dare un pò di pepe ad una storia arenata sulla routine, qualcosa di cui dimenticarsi a breve, esperienza di coppia e non di singoli, accetta.
L'addio è una scure che si abbatte immediatamente. Tragico, pieno di pathos.
"Tu non mi ami, io non ho fatto l'amore con l'altro uomo".
Assente il dialogo di coppia, un confronto, un parlarsi: il trucco, l'inganno (o la scusa?) è stato architettato nella mente solitaria della donna, servito su un piatto d'argento, indorato con un filo d'olio, al fidanzato. Che si è servito, in buona fede.
Carlo scoprirà altre scottanti verità sulla sua compagna e quest' ultima precipiterà nel baratro più nero, quasi fosse una punizione divina.
Veniamo ad Adele, forse il personaggio più riuscito di tutto il libro.
Suora di clausura. Così noi crediamo. Cerca la fuga dal convento nel mare, amante di miti, leggende e streghe, danza a piedi nudi sulla spiaggia. Incontrerà l'amore, ma sarà solo per poco.
In questo personaggio l'influsso delle storie di Dan Brown è lampante ma c'è un perchè e l'autore ce lo spiega soltanto alla fine.
Teorie millenaristiche portate fino al paradosso non sono altro che sintomi.
E ora arriviamo al reset.
Quello che almeno una volta a testa, tutti i personaggi- principali o minori - nominano.
Può, un uomo, rinnovarsi e fare reset fino in fondo, lasciandosi alle spalle ciò che ora è diventato e i motivi per cui questo è accaduto?
Marco Abundo dà voce a questo desiderio, a tratti infantile o irreale.
Il rischio, per tutti costoro, è un ennesimo tunnel.
Noi, lettori, arriviamo nell'ultimo millimetro del precipizio, guardiamo giù e scopriamo una voragine di aguzzi spunzoni di montagna e distese di notte increspate fra le onde.
Sentiamo il rimbombar degli abissi e sappiamo che ognuno di questi esempi d'umanità deve necessariamente prendere una scelta.
Chiudiamo il libro con delle domande in sospeso: il cocainomane figlio di un trans affronterà la sua dipendenza e disperazione? La suora sarà in grado di andare oltre se stessa, oltre la malattia, oltre le scoperte? Il medico, forse assassino, sarà plasmato dalle vicende vissute?
La donna immersa nel lutto comprenderà l'Amore? Soprattutto: costoro sono realmente consapevoli del loro tunnel? Può bastare un padre che esorta il figlio a proseguire negli studi, affinchè questo si renda conto che sta distruggendo la sua vita con la cocaina? Può bastare un'operazione chirurgica a sanare i dubbi e dilemmi di un uomo infelice?
Perchè è da queste consapevolezze strazianti, questo vedere la miseria dritta negli occhi, che può nascere il reset. Il capire, profondo.
Mille domande ancora aleggiano su di noi, come fantasmi. In fondo il bello è questo: chiudere un libro ed avere ancora mille interrogativi su cui pensare. E' un modo per rimanere nel cuore della gente, toccando pregiudizi, paure e dubbi e questo Marco lo sa fare molto bene.
Reset è cangiante: crudo o poetico, vicino all'animo o psichedelico.
Interessante nell'alternanza di prosa, poesia, testi di canzoni e fotografie.
Il ritmo segue le vicende, come la narrazione si adatta ai cenni d'amore tanto quanto alla cruda vendetta che umilia e sminuisce.
Marco Abundo non è nuovo sulla scena letteraria: può vantare nel suo curriculum letterario la partecipazione a varie antologie, la vittoria a notevoli concorsi, la collaborazione con Perrone Editore.
Amante dello zen, delle filosofie orientali, della musica, della letteratura, in Reset ha cercato di creare un'opera in cui tutte queste passioni, inclusa l'informatica, entrassero come elementi cardine.
Occhi di Notte