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Vedo una luce particolare, non so come descriverla...

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Vedo una luce particolare, non so come descriverla...
Città, luoghi, viaggi della letteratura contemporanea


di Fabio Pierangeli

Studi Letterari, Edizioni Nuova Cultura
pp. 232

"Come un testardo contadino ligure che su aridi scoscesi brani di terra costruisce vigneti e colture, lo scrittore dal nulla della pagina bianca disegna intrighi così complicati da offrirsi limpidi al lettore. Dal nulla esce la poesia come da un impossibile terreno un ordine e una vigna":

così inizia il lungo viaggio, l'avvolgente poesia, corrente che sospinge il lettore fra le luci, i capitoli, le ambientazioni, i temi.

Innanzi tutto qualcosa di prezioso posto in prima pagina: l'indice delle parti in cui è suddiviso il testo e la corposa biografia con suggerimenti di letture. Possiamo quindi scorgere: città, miti, mondi femminili, paesaggi e luoghi non comuni che lasciano il passo a riflessioni sull'opera di Pasolini, Pirandello, Montale, Pavese, Campailla. Emigrazioni, isole.
"Straziante e meravigliosa bellezza del creato, una condizione ossimorica. Straziante e meravigliosa. E' frase che potremmo mettere come titolo o epigrafe in limine del rapporto che si instaura tra lo scrittore e il paesaggio, in particolare il paesaggio più caro, di solito quello dell'infanzia".
Quindici capitoli raccontano l'umana gamma di emozioni, stratagemmi, solitudini e grandezze. 
Ogni stanza ha i suoi protagonisti: Emanuele Treni, Antonio Moresco, Melania Mazzucco, Patrizia Bisi, Paola Mastrocola e molti alturi autori contemporanei premiati, ricordati, importanti nel nostro panorama letterario. Attraverso le loro voci, i sussulti dei loro personaggi, Pierangeli riflette sulla memoria e sul senso. Uno stile lirico, il suo, poetico, avvolgente. Mai banale o ripetitivo. 
Nasce la voglia di conoscere quei romanzi non ancora letti, quegli autori sconosciuti.
Questa carrellata di fotogrammi letterari è anche una indiretta risposta alla domanda che sempre più spesso risuona nei salotti letterari virtuali e non: esistono autori contemporanei che si possono ascrivere nell'olimpo della letteratura contemporanea? Per Pierangeli evidentemente si. 
Ne spiega i motivi, senza citare la diattriba direttamente, senza entrarci a gamba tesa perchè il suo scopo non è la polemica, ma la consocenza e la riflessione, la condivisione del piacere nelle Lettere. Esorta la lettura attraverso l'emozione.
Una luce particolare, non so come descriverla.... è anche un valido aiuto per i giovani scrittori desiderosi di imparare o riflettere attraverso le orme lasciate da altri, guidati dal tocco di questo professore e scrittore. Incipit potenziali, ambientazioni, contrasti. 
Per gli amanti degli studi in campo letterario questo testo è assolutamente prezioso, porta su mondi.

Nessuna migliore conclusione poteva essere individuata che la voce dei cantori dell'anima.
Citazioni che toccano per intensità, dialettica, temi.
In silenzio ascolto, senza avere la forza di chiudere il libro.
L'unica gioia al mondo è cominciare. E' bello vivere perchè è bello cominciare, sempre, ad ogni istante. Quando manca questo senso - prigione, malattia, abitudine, stupidità - si vorrebbe morire (...). Il principio suddetto non è poi da viveur. Perchè c'è più abitudine nel viaggiare ad ogni costo, che nella normale rotaia accettata doverosamente e vissuta con trasfporto e intelligenza. Perchè il proprio delle avventure è di serbare una riserva mentale di difesa, per cui non esistono buone avventure. E' buona quell'avventura in cui ci si abbandona
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, 23 novembre 1937
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