Che cosa sono gli e-book?
Valerio Eletti e Alessandro Cecconi
Carocci, 2008
È sconvolgente partecipare a fiere del libro o dell’editoria – o solo leggerne qualche resoconto – e vedere quanti libri sono in vendita e quanta gente perlustra gli espositori e poi sentir parlare così tanto all’interno della fiera di e-book e mancanza di lettori in Italia. È chiaro che si è in un momento particolare della storia per quanto riguarda le forme comunicative. Perché se è vero che il web ci ha dato delle possibilità infinte e che molti prodotti editoriali sono stati digitalizzati ed hanno cambiato la loro forma come dizionari, mappe ed enciclopedie e i quotidiani sono diventati on-line e quindi non più quotidiani ma giornali perché continuamente rinfrescati dal nuovo, il nostro amato libro sembra essere ancora e soprattutto di carta. I motivi ci sono. E pure tanta confusione.
Il fatto è che i libri si assomigliano tutti, chi più grande chi più piccolo, ma ciò che cambia è quello che c’è dentro. Al di là del giudizio di valore sappiamo che c’è saggistica, narrativa, racconti, poesia, manualistica e via e via. Chiaramente non tutti questi generi subiranno un processo contemporaneo di digitalizzazione perché non tutti i lettori (noi) si digitalizzeranno contemporaneamente e non per tutti i generi si troverà la migliore formula digitale. Il lettore di romanzi (quello che è capace di leggere in tutte le situazioni/posizioni possibili) con difficoltà lascerà così facilmente la carta per passare allo schermo, immagino (anche lo schermo più vicino alla carta che abbiamo: e-ink). Se poi si tratta di preparare un esame allora si potrà farlo con un reader. Perlomeno si evita il peso di tutti quei libroni di storia della lingua o di storia del Risorgimento. Il fatto è che questa partita non la giocano solo i lettori ma un po’ tutti (anche se è certo che il mercato si muoverà in base ai gusti dei lettori). Se la giocano gli autori perché se i libri in futuro bisognerà farli diversamente allora bisognerà anche pensarli diversamente, e gli editori che devono trovare nuovi modi di costruirli.
Questo piccolo e denso libriccino della Carocci messo insieme da Eletti (Master IELM) e da un suo allievo è una piccola guida all’intricato mondo degli e-book. Ogni paragrafo è connesso agli altri per facilitare i rimandi; ci sono delle schede esplicative di alcuni concetti e alla fine troviamo un piccolo ma esaustivo glossario per la comprensione di alcuni tecnicismi. In più il volume si presenta come un prodotto blended, misto, ovvero: dato che l’argomento è difficile da fissare poiché in continua evoluzione, gli autori hanno pensato bene di aggiornare il testo sul sito della Carocci (bisogna considerare però che i tempi corrono e che le novità mancano).
Gli argomenti di interesse, tranne quelli più romantici, vengono toccati tutti: questione dei diritti, dispositivi hardware e formati di codifica, alcuni concetti come quello della ri-mediazione che abbiamo incontrato con Bolter (Lo spazio dello scrivere. Computer, ipertesto e la rimedi azione della stampa, Milano,Vita e pensiero, 2002), ruolo degli editori.
C’è da dire solo che per un tema così contemporaneo e vivo occorrerebbe un testo ogni giorno, ma questo volume ci offre l’opportunità di fissare alcuni punti certi che poi saremo noi ad integrare col dibattito contemporaneo a seconda del nostro interesse.
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