di Marco Delfiol e Paolo Papotti
Terre di Mezzo, Milano 2008
pp. 270
€ 18,00
Il sito di Inter-Rail: www.inter-rail.it
Nel marasma di guide di viaggio, spesso costosissime e rivolte a lettori danarosi, è del tutto insolito il progetto simpatico di Marco Delfiol e Paolo Papotti.
Dopo anni di viaggi in treno per l''Europa e non solo, gli autori hanno pensato di dare vita al più grande sito italiano dedicato all'inter-rail. Altro frutto di questa esperienza è Dal Marocco a Capo Nord, un'eclettica opera tanto utile quanto divertente.
Le quasi trecento pagine ospitano consigli di viaggio, di soggiorno e di posti da visitare, spesso puntando al giusto rapporto qualità-prezzo. Pro e contro presentano i vari aspetti di un viaggio in inter-rail: dalle difficoltà oggettive alle emozioni e alle nuove conoscenze impagabili. Il tutto con un low budget, adatto a viaggiatori giovani anagraficamente ma anche giovani dentro (i ricordo che ci sono biglietti per l'Inter-Rail anche per gli ultra-ventiseienni).
Fin qui tutto bene. Ma cosa colpisce di questo libro? La sincerità: Marco e Paolo, insieme ai tanti inter-railers che hanno contribuito coi loro racconti, parlano come ad un amico, tra suggerimenti, consigli ed esperienze da non perdere. Non mancano gli avvertimenti, le liste di oggetti irrinunciabili da mettere in valigia, anzi nello zaino, e invece l'attenzione a non sprecare inutilmente spazio e peso.
Nella seconda parte del libro, ci sono gli itinerari attraverso l'Europa. Gli autori, in linea con la loro filosofia di non seguire pedissequamente le tappe suggerite dalle guide, non propongono vere e proprie mete obbligate, ma raccontano cosa si può vedere qui e là per l'Inghilterra, per i Balcani, ... Inoltre, ogni capitolo su un Paese è aperto dalle modalità di trasporto e trasferimento (con prezzi aggiornati, segnalazioni di sconti, tempistiche,...) e corredato di una rubrica finale con link utili, numeri fondamentali, indirizzi e suggerimenti. Il tutto mescolando punti di attrazione turistica ad angolini noti solo agli abitanti locali, tra cultura, divertimento, buona cucina, intrattenimento, musica,... Personalissima è anche la scelta di aprire ogni capitoletto (e quindi ogni viaggio in un Paese) con una pagina di diario che ricorda l'esperienza personale di Marco e Paolo.
Proprio questa commistione di più elementi rende l'opera composita: non si tratta di una guida, nemmeno di un taccuino di viaggio. Con una clausola apparentemente generica, potrei definirlo un "libro di viaggio", lasciando al lettore la facoltà di scoprire da solo cosa vuol dire immergersi in queste pagine.
Per me, reduce da due mesi di viaggi quasi ininterrotti lungo la penisola - e quasi sempre in treno - leggere Dal Marocco a Capo Nord è stato come ritrovarmi: cambiano le mete, le modalità di soggiorno (gli impegni accademici non mi avrebbero mai permesso una vera e propria vacanza alla ventura); uguale, tuttavia, la passione per la libertà del viaggio, che è qualcosa che spesso dimentichiamo con tutti i pacchetti last-minute e i viaggi organizzati. Ho riscoperto piacere di improvvisarmi turista, nei ritagli di tempo, con solo una cartina e nessuna meta prestabilita, prendere un treno in solitaria e conoscere non una manciata ma tante manciate di persone stravaganti e interessanti. Dunque, sottoscriverei in pieno questa frase del libro:
Gloria M. GhioniLe quasi trecento pagine ospitano consigli di viaggio, di soggiorno e di posti da visitare, spesso puntando al giusto rapporto qualità-prezzo. Pro e contro presentano i vari aspetti di un viaggio in inter-rail: dalle difficoltà oggettive alle emozioni e alle nuove conoscenze impagabili. Il tutto con un low budget, adatto a viaggiatori giovani anagraficamente ma anche giovani dentro (i ricordo che ci sono biglietti per l'Inter-Rail anche per gli ultra-ventiseienni).
Fin qui tutto bene. Ma cosa colpisce di questo libro? La sincerità: Marco e Paolo, insieme ai tanti inter-railers che hanno contribuito coi loro racconti, parlano come ad un amico, tra suggerimenti, consigli ed esperienze da non perdere. Non mancano gli avvertimenti, le liste di oggetti irrinunciabili da mettere in valigia, anzi nello zaino, e invece l'attenzione a non sprecare inutilmente spazio e peso.
Nella seconda parte del libro, ci sono gli itinerari attraverso l'Europa. Gli autori, in linea con la loro filosofia di non seguire pedissequamente le tappe suggerite dalle guide, non propongono vere e proprie mete obbligate, ma raccontano cosa si può vedere qui e là per l'Inghilterra, per i Balcani, ... Inoltre, ogni capitolo su un Paese è aperto dalle modalità di trasporto e trasferimento (con prezzi aggiornati, segnalazioni di sconti, tempistiche,...) e corredato di una rubrica finale con link utili, numeri fondamentali, indirizzi e suggerimenti. Il tutto mescolando punti di attrazione turistica ad angolini noti solo agli abitanti locali, tra cultura, divertimento, buona cucina, intrattenimento, musica,... Personalissima è anche la scelta di aprire ogni capitoletto (e quindi ogni viaggio in un Paese) con una pagina di diario che ricorda l'esperienza personale di Marco e Paolo.
Proprio questa commistione di più elementi rende l'opera composita: non si tratta di una guida, nemmeno di un taccuino di viaggio. Con una clausola apparentemente generica, potrei definirlo un "libro di viaggio", lasciando al lettore la facoltà di scoprire da solo cosa vuol dire immergersi in queste pagine.
Per me, reduce da due mesi di viaggi quasi ininterrotti lungo la penisola - e quasi sempre in treno - leggere Dal Marocco a Capo Nord è stato come ritrovarmi: cambiano le mete, le modalità di soggiorno (gli impegni accademici non mi avrebbero mai permesso una vera e propria vacanza alla ventura); uguale, tuttavia, la passione per la libertà del viaggio, che è qualcosa che spesso dimentichiamo con tutti i pacchetti last-minute e i viaggi organizzati. Ho riscoperto piacere di improvvisarmi turista, nei ritagli di tempo, con solo una cartina e nessuna meta prestabilita, prendere un treno in solitaria e conoscere non una manciata ma tante manciate di persone stravaganti e interessanti. Dunque, sottoscriverei in pieno questa frase del libro:
in aereo ci si sposta, in treno si viaggia.
Vi ricordiamo anche che:
PAVIA (Ist. Cairoli) - GIOVEDì 2 DICEMBRE, H. 10.30 - Gloria Ghioni incontrerà Marco Delfiol e Paolo Papotti per la rassegna pavese "Quattro Chiacchiere con...", organizzata dalla Biblioteca Civica 'C. Bonetta'. Vi aspettiamo!!!
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