Pietà per gli Insonni

Pietà per gli insonni

di Jeffery Deaver
BUR, 1994

pp. 431
€ 8.50


Michael Hrubek è uno schizofrenico. Di corporatura, un gigante; lettore compulsivo di libri di Storia americana, ossessionato dalle vicende della Guerra di Secessione. Soprattutto, è fuggito dall'ospedale psichiatrico che l'ospitava, in una notte buia, che prospetta di precipitare in tempesta. Quella bufera d'acqua e vento sta per rovesciarsi sul New England, mentre egli, colosso ferino, corre e annaspa inarrestabile per i boschi, macinando i chilometri e le radure del Nord-Est americano. Sembra proprio che si diriga verso la tenuta di Lisbonne Atcheson, la donna che testimoniò contro di lui al processo, contribuendo ad incarcerarlo in manicomio. Il pungolo lucido della vendetta, antica passione corrosiva, lo ha stanato dal sonno della follia, e, forse, ora lo muove verso quella grande casa, immersa nella campagna. Michael, il pazzo incriminato per violenze, è libero; abbia inizio la Caccia all'uomo. Tentano di braccarlo Owen Atcheson, avvocato e marito di Lis; Trenton Heck, cacciatore di taglie accompagnato dal suo fido segugio addestrato a seguire le piste dei criminali; e Richard Kohler, lo psichiatra di Michael, convinto di poter dare un grande contributo alla scienza attraverso il suo portentoso metodo di cura degli schizofrenici. Colpi di scena e doppi fondi, appostati come tagliole pronte a scattare nel cammino, si susseguono vorticosi nelle ultime cento pagine, da leggere d'un fiato, del libro. 
Praying For Sleep è un thriller che si svolge in un'unica lunga notte, e che dissemina qua e là intelligenti tributi al Frankenstein di Mary Shelley; è un libro ben fatto e coinvolgente, ma anche più profondo di quanto generalmente ci si aspetti da un romanzo di tale genere, perché, senza banalità, è capace di aprire al lettore domande e riflessioni sulle ambiguità insite nei rapporti tra le persone, sul ruolo della menzogna nella nostra vita sociale, sulla rilevanza del rispetto, e della decenza delle condizioni di vita, per i malati psichiatrici negli ospedali. Un masterpiece di Jeffrey Deaver, ma anche una delle cime più elevate del suo genere letterario. Da leggere compulsivamente, suggerisce Stephen King; magari in una notte buia e temporalesca.