Eva dorme
di Francesca Melandri
Mondadori, Milano 2010
pp. 352
€ 19.00
In questo romanzo emergono due figure femminili: Eva, la donna glamour e moderna, la donna del presente sempre vestita con le griffes più alla moda e Gerda, la donna del passato, con i suoi costumi altoatesini, i Knodel e gli Spatzlan.
Tra loro un uomo, presente ed assente allo stesso tempo, Vito, onesto carabiniere, lacerato tra gli affetti vivi, la sua carriera e gli obblighi familiari.
Come filo conduttore, l’amore che a volte è un acquazzone estivo che infanga le scarpe ma lascia i prati secchi ed altre è pioggia di giugno, che fa crescere il fieno e alimenta le fonti.
Un amore che non può trovare ospitalità sulla terra e che non giunge ad una soluzione ma che resta tra le mani di chi lo vive o lo racconta, per sempre.
Sullo sfondo una regione, l’Alto Adige, dalla doppia identità con i suoi contrasti e le sue contraddizioni politiche e le sue battaglie contro gli errori della Storia. Un territorio che investe, intreccia, colpisce e separa i protagonisti. Sono anni, magistralmente raccontati dalla Melandri, dei “tralicci”, dei “dinamitardi” dei “Los von Trient”; anni di convivenza forzata, di discriminazione etnica, di errori e violenze in cui il Sudtirolo è una polveriera pronta ad esplodere.
Un pezzo di storia, sconosciuta ai più ,che si dipana dal Fascismo con le sue leggi penalizzanti di intere popolazioni di altoatesini discriminati in patria, fino a giungere agli anni Sessanta, ad Aldo Moro ed al terrorismo.
A fare da sfondo, lo scenario incantato delle cime innevate, dei granitici masi,dei davanzali fioriti, del calore del legno di una stube, dei profumi di erba bagnata, e dei piatti tipici che, se si socchiudono li occhi quasi si materializzano.
Un romanzo ricco di luoghi custoditi nella memoria e di memorie custodite dei luoghi; denso di sapori, profumi, suggestioni,di sensazioni immediate, taglienti e penetranti, calde ed intense come i sentimenti.
E’ un racconto denso, intimo e potente affidato a personaggi profondi ed umani in cui convertono luoghi fisici e traiettorie emotive e con personali percezioni del cuore.
Un’opera prima a tutto tondo.
Arianna Di Tomasso
Social Network