Il maestro
di Massimo Mannucci
Società Editrice Fiorentina, 2008
Lucia è l’allieva prediletta del maestro di pianoforte Carlo, un uomo di una certa eleganza che veste sempre con camicie ben stirate di colore azzurro, come i suoi occhi. Due persone con una forte passione per la musica, il pianoforte è per ciascuno dei due l’intermediario nell’approccio complicato con il mondo circostante. L’insegnante è per Lucia un maestro di vita, con lui può parlare di ogni cosa, dalla musica alla letteratura, dalla filosofia alla vita. Carlo riesce a far capire all’allieva anche concetti complessi esprimendoli in modo piano e lineare, è una persona che riesce a trasmettere felicità a tutte le persone che hanno la fortuna di stargli vicino. Poi, a poco a poco tra loro, oltre che l’amore per la musica, nasce un intenso rapporto di seduzione intellettuale. Un giorno però la ragazza, nello stargli vicino per lavorare al pianoforte, lo bacia. L’insegnante ricambia il bacio ma si spinge troppo oltre, ed è in quel momento che all’improvviso entra nella stanza la moglie di Carlo, Franca, che litiga con il marito e prende la decisione di lasciarlo anche per le bugie raccontate dalla ragazza sulle responsabilità del maestro.
Lucia da quel momento si allontanerà sempre di più da Carlo. In lei il senso di colpa diventerà sempre più grande, facendola sprofondare in un abisso sempre più nero. Oramai la strada è tracciata e Lucia sa che non può più tirarsi indietro dal vortice che la sta inghiottendo.
Il libro descrive molto bene i pensieri, le riflessioni dell’animo di Lucia che il lettore rivive insieme alla protagonista. Un romanzo che racconta la storia di un amore impossibile e di un’ adolescente troppo fragile e impreparata per accoglierlo. Una vicenda che non lascia via di scampo, che coinvolge il lettore fino all'imprevedibile conclusione che piomba sui protagonisti come la scure di una ghigliottina.
Lucia da quel momento si allontanerà sempre di più da Carlo. In lei il senso di colpa diventerà sempre più grande, facendola sprofondare in un abisso sempre più nero. Oramai la strada è tracciata e Lucia sa che non può più tirarsi indietro dal vortice che la sta inghiottendo.
Il libro descrive molto bene i pensieri, le riflessioni dell’animo di Lucia che il lettore rivive insieme alla protagonista. Un romanzo che racconta la storia di un amore impossibile e di un’ adolescente troppo fragile e impreparata per accoglierlo. Una vicenda che non lascia via di scampo, che coinvolge il lettore fino all'imprevedibile conclusione che piomba sui protagonisti come la scure di una ghigliottina.
Maria Teresa Bruschi
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Massimo Mannucci vive con la moglie e le figlie a Livorno, dove svolge il suo lavoro di magistrato dopo aver maturato significative esperienze professionali in Sicilia. Per la Società editrice ha pubblicato Cactus. Otto storie di Crimine (2006) e Testa o croce (2010).
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