di Enzo Biagi
Mondadori, Milano 1988
209 pp.
€ 4.91
Leggere questo volume di Enzo Biagi ha un particolare interesse oggigiorno. Il celebre cronista italiano raccoglie infatti una serie di articoli riguardanti personaggi, avvenimenti, riflessioni sul panorama socio-politico e culturale dell'Italia degli anni Ottanta.
Il particolare interesse deriva dall'immediato raffronto che sorge tra l'Italia di allora e quella di oggi. Un'Italia che in parte presentava gli stessi problemi che mostra oggi, gli stessi schemi sociali, le stesse peculiarità culturali, ma sotto una luce diversa, quella di un paese ancora in bilico tra la ruralità del pre-Guerra mondiale e il boom economico del dopoguerra. Un'Italia che, col grande fardello della Prima Repubblica, si affaccia timidamente verso quel mondo contemporaneo post-industriale che nel Belpaese è arrivato con così tanta lentezza, e di cui oggi vediamo la coda.
Una serie di commenti asciutti e schietti quelli del cronista, che pur concedendo la penna a diversi "orpelli", non perde mai di vista lo stile resocontistico del cronista. Biagi sfiora personaggi importanti, da Craxi a Berlinguer, da Alberto Franceschini a Cossiga, ripercorrendo passaggi altrettanto importanti della storia italiana. La scrittura, seppur essenziale, mostra spesso una punteggiatura davvero eccessiva, come era lo stile del periodo, e la lettura talvolta ne risente. Ma son dettagli di poco conto di fronte alla potenza comunicativa e alla pungente critica che traspare da queste pagine. Sicuramente consigliato (il libro è vecchio, ma in biblioteca si reperirà senz'altro facilmente) per avere uno spaccato dell'Italia di qualche decennio fa da uno dei maestri italiani della cronaca.
Giuseppe Novella