Chi è morto alzi la mano
di Fred Vargas
di Fred Vargas
Einaudi, 2006
pp. 254
€ 12,50
Traduzione di M. Balmelli
pp. 254
€ 12,50
Traduzione di M. Balmelli
Un faggio spunta dal nulla nel giardino di Sophia Siméonidis, un’ex cantante lirica. Il faggio inquieta la donna, perseguitandola continuamente in ogni momento diventando alla fine come un’ossessione. Il marito cerca di calmarla pensando a uno scherzo o a un regalo da parte di qualche misterioso ammiratore. Sophia si confida con l'amica Juliette, infine decide di chiedere aiuto ai quattro vicini di casa, trasferitisi da poco in quella che Pierre, marito di Sophia, definisce "la Topaia", malmessa villetta abbandonata da anni. I quattro vicini sono tre giovani storici disoccupati ed un ex sbirro corrotto il quale soprannomina i suoi coinquilini: gli Evangelisti, Marc suo nipote, Mathias e Lucien. Subito i vicini di casa, si rendono disponibili ad aiutare la donna, finchè Sophia svanisce nel nulla. Ecco allora che i tre storici e l’ex poliziotto Vandoosler mettono a servizio le loro doti professionali, improvvisandosi investigatori, per scavare a fondo alla questione. Senza volerlo e quasi per caso si ritroveranno in un mistero che affonda le sue radici nel passato.
Chi è morto alzi la mano è il primo noir della francese Fred Vargas, un libro diverso dagli altri, dove le storie di miseria umana si intrecciano a una trama irresistibilmente ironica e brillante, a tratti divertente, che a una prima lettura può contrastare con i fatti che si narrano. Fred Vargas ormai incoronata regina del noir francese, dà origine con questo libro al suo universo parigino pieno di storie tristi e surreali di vittime e carnefici. La Vargas, creatrice inoltre della figura del Commissario Adamsberg, lo spalatore di nuvole per eccellenza, dimostra già qui tutta la straordinaria capacità di raccontare e di creare personaggi sorprendentemente umani.
Maria Teresa Bruschi
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