Storia delle donne in Occidente. Il Novecento.
di Georges Duby e Michelle Perrot
Laterza, Roma-Bari 2003
€14.00
pp. 716
Questo libro tutto al femminile, soprattutto per il contributo alla sua stesura di studiose, racconta da un punto di vista storiografico l'evoluzione dell'universo femminile, parlando però solo del mondo occidentale.
E' molto interessante l'evoluzione e il progresso che nel XX secolo in particolare ha avuto l'immagine della donna in una storia che spesso viene rappresentata solo al maschile.
Tante conquiste di diritto ci sono state per l'universo femminile, basti pensare ad esempio al diritto di voto che in Italia è stato raggiunto solo dopo la seconda guerra mondiale con la nascita della repubblica e l'attuale Costituzione.
Periodo fecondo di lotte e rivoluzioni al femminile sono sicuramente gli anni sessanta e settanta, che hanno visto tra l'altro l'istituzione in Italia del divorzio.
Purtroppo però la strada dell'emancipazione femminile sembra ancora lunga, basti ricordare che in Italia il peso della crisi economica e occupazionale colpisce sì le nuove generazioni, ma in particolar modo le donne.
Recenti statistiche hanno messo in luce in Italia la precarizzazione del mondo del lavoro che sicuramente colpisce di più le donne che sono costrette a scegliere tra il ruolo di madre e di lavoratrice. Con la nascita del primo figlio molte donne devono lasciare il proprio posto di lavoro, sobbarcandosi (in assenza di nonni) tutto il peso del welfare familiare.
Spesso si parla di leggi a sostegno della maternità ma attualmente in Italia siamo ben lontani da conquiste giuridiche e politiche a favore della famiglia come per esempio avviene nei paesi del nord Europa.
Non a caso per questo motivo e per la crescente disoccupazione giovanile, per la quale non si intravedono prospettive valide per il futuro, in Italia le donne fanno sempre meno figli e la popolazione sta invecchiando in media ogni anno sempre di più.
Eppure se si guarda il rendimento scolastico, pur tenendo conto del peggioramento della situazione italiana e gli abbandoni in aumento, le ragazze sono sempre quelle che in percentuale hanno un rendimento migliore.
Ma a fronte di una maggiore istruzione le donne sono sempre maggiormente spinte a svolgere lavori con mansioni decisamente inferiori al loro livello di istruzione; la loro rappresentazione nei consigli d'amministrazione e nella politica è sempre molto esigua rispetto a quella degli uomini.
Inoltre i mass media tendono spesso e volentieri, frutto anche di una società che punta molto sull'immagine estetica della persona, a dare una rappresentazione della donna principalmente come oggetto del desiderio maschile, trascurando la sua personalità.
Questo libro stampato per la prima volta quasi vent'anni fa pone molti interrogativi sull'immagine della donna e sul ruolo nella società e su una probabile evoluzione della mentalità che consideri la peculiarità e i valori dell'universo femminile ancora aperti e degni di un attento dibattito nelle società e nazioni dell'intero pianeta.
Lucia Salvati