In esclusiva per CriticaLetteraria, l'intervista a Nataša Dragnić, autrice di Ogni giorno, ogni ora (Feltrinelli 2011), recensito sul nostro sito pochissimo tempo fa (clicca qui per leggere la recensione).

E' una storia d'amore con la L maiuscola. Non ho problemi a dirlo. E' anche un romanzo incentrato sulla crescita e sullo sviluppo interiore (o la mancanza di questo). Tratta di imparare a conoscere i tuoi limiti e chi sei veramente, imparando a vivere con questa consapevolezza. O no. La vita è una sfida. E l'amore è anche più grande della vita stessa. Non ha limiti di tempo o di spazio. Questo è ciò che ho capito scrivendo questo romanzo.
E' nato da un'ispirazione inattesa e improvvisa o hai pensato a lungo alla storia?
Alcuni anni fa ho scritto un racconto che ha per protagonisti due persone che si incontrano ancora dopo molti molti anni di separazione. E poi ho iniziato a pensare sul "perché": come può accadere questo? Quale potrebbe essere la ragione perché due persone che si amano non stiano insieme? Questo mi ha preoccupata molto; volevo capire. Così mi sono cimentata con l'inizio. Ed ecco la storia di Dora e Luka.
A mio parere, uno dei poteri più forti del romanzo è la sua verosimiglianza, che porta il lettore a una sincera identificazione. Cosa ne pensi?
Penso che parte della forza del romanzo stia nel suo linguaggio e questo è il motivo per cui sono molto grata per la traduzione di Aglae Pizzone. E' riuscita a trasporre i senitmenti e l'atmosfera dell'originale, cosa che è sempre una sfida, ma specialmente in questo caso. La seconda risorsa del romanzo sta negli spazi bianchi del romanzo, cioè significa che il con tutte le sue informazioni, spiegazioni e descrizioni mancanti il lettore può creare il proprio mondo dentro il romanzo. In questo modo è possibile che alcuni si sentano felici e altri devastati dopo la lettura. Il lettore è un co-creatore, e questo mi piace molto.
E ora una domanda piuttosto curiosa. Sappiamo che dalla Croazia ti sei trasferita in un paese straniero e che ami il teatro, proprio come la protagonista Dora. Certo, è sempre un azzardo ipotizzare una componente di auto-fiction nel romnzo: dicci, ci sono dettagli autobiografici?
Beh, certamente ci sono parti di me in questo romanzo, e in ogni romanzo che io sto scrivendo o scriverò. Puoi trovare "parti di me" da ogni parte, in ogni personaggio, dal momento che io posso scrivere solo di cose che voglio capire meglio; così se vuoi, sono sempre libri su di me, ma in senso buono.
Possiamo considerare la Croazia come uno dei personaggi principali, accanto a Luka e a Dora? E com'è per te pensare al mare croato, ora che vivi lontana dal tuo Paese?
Non direi che la Croazia sia il terzo protagonista, ma lo è il mare! Dora e Luka sono nati entrambi e hanno vissuto la loro infanzia la mare; Luka addirittura l'intera vita; sono ciò che sono proprio per il mare. Il mare diventa una parte della tua vita anche se non è la vita. Questo è ciò che sto sperimentando negli ultimi vent'anni. E non sta migliorando: il male mi manca ogni giorno, ogni ora [n.d.r. in italiano]. Anche se ogni anno trascorro settimane in Split, da dove provengo, o sull'isola di Brac, dove vive mio padre, non è mai abbastanza.
Ogni giorno, ogni ora "brilla" nelle vetrine di ogni libreria italiana e presto i lettori vorranno incontrarti e discutere del tuo romanzo. Hai in programma di venire in Italia per presentare il libro o per partecipare a qualche evento letterario?
Sono felice di sentire questo. E' un bellissimo libro e Feltrinelli ha fatto un lavoro straordinario. E sì, verro in Italia a luglio per presentare e promuovere il mio romanzo. Sarò a Milano il 4, a Vicenza il 5, a Vittorio Veneto il 6 e a Lecce il 7. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito del libro (www.ognigiornoogniora.it) o sulla mia homepage (www.natasa-dragnic.de). Sono molto felice di questo e spero che ci staranno ancora più opportunità e altre date: sarò lieta di accettare ogni invito!
Sappiamo del tuo lavoro come insegnante di lingue straniere: come convive questo aspetto della tua vita con la scrittura?
Per me è una buona combinazione, ha tutto a che fare con le lingue, ma non ho sempre tempo per scrivere. Comunque sono riuscita, se non a lavorare sul mio stesso romanzo, almeno su alcuni racconti. Perché senza scrivere... non è lavoro per me!
Stai lavorando a un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Sì, infatti l'ho appena iniziato. Ma la maggior parte di questo è ancora solo nella mia testa e così non voglio parlarne, è troppo presto. Tutto quello che ti posso dire, comunque, è che sarà ambientato soprattutto in Italia!
Grazie davvero per la tua gentilezza e in bocca al lupo per il romanzo!
Grazie a voi per l'interesse per me e il mio libro.
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Intervista condotta e tradotta dall'inglese da Gloria M. Ghioni
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