con il finire del mese ecco che torna la nostra rubrica estiva dei "Libri sotto l'ombrellone". Avete perso la prima puntata? Non c'è problema: cliccate qui.
Ci farebbe molto piacere sapere cosa porterete in vacanza, o se avete letto qualcuno dei titoli da noi consigliati: lasciateci un commento!
Buon torrido agosto e buona lettura!
La Redazione di CriticaLetteraria
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La natura di Capocaccia, maggio 2011 |
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Debora consiglia...
Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen
(Clicca qui per l'invito alla lettura)
Perchè: per perdersi nella splendida campagna inglese dell'epoca Regency, ridere, sospirare e struggersi. Perchè cambiano i costumi, le mode, le idee: ma il sentimento d'amore ha la stessa inarrestabile intensità.
A chi consigliarlo: ad un'anima romantica intrappolata in un tempo che non è il suo, ma anche a chi si finge cinico per non cedere ai battiti del cuore.
Perchè: per perdersi nella splendida campagna inglese dell'epoca Regency, ridere, sospirare e struggersi. Perchè cambiano i costumi, le mode, le idee: ma il sentimento d'amore ha la stessa inarrestabile intensità.
A chi consigliarlo: ad un'anima romantica intrappolata in un tempo che non è il suo, ma anche a chi si finge cinico per non cedere ai battiti del cuore.
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Elisa consiglia...
Che la festa cominci di Niccolò Ammaniti
(Clicca qui per leggere la recensione )
Perché: Scrittura coinvolgente, trama originale, colpi di scena, suspense e scene splatter per stomaci di ferro sono il giusto cocktail estivo per divertire il lettore, trasportandolo in mezzo a sette sataniche in cerca di celebrità, egocentrici scrittori fittizziamente anarchici terrorizzati dalla critica e ossessionati dall'apparenza, bizzarre feste pullulanti di VIP dai nomi di fantasia...ma così troppo simili a quei volti noti sempre presenti tra le pagine delle "riviste da ombrellone"
Perché: Scrittura coinvolgente, trama originale, colpi di scena, suspense e scene splatter per stomaci di ferro sono il giusto cocktail estivo per divertire il lettore, trasportandolo in mezzo a sette sataniche in cerca di celebrità, egocentrici scrittori fittizziamente anarchici terrorizzati dalla critica e ossessionati dall'apparenza, bizzarre feste pullulanti di VIP dai nomi di fantasia...ma così troppo simili a quei volti noti sempre presenti tra le pagine delle "riviste da ombrellone"
A chi consigliarlo: A tutti coloro che amano spennellare di ironia i risvolti più amari
e grotteschi di questa società vanesia e materialista ma che
non dimenticano, tra risate e humor, di riflettere su vuoti,
solitudine e mostri interiori che essa crea in ognuno di noi.
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(Clicca qui per leggere la recensione)
Francesca consiglia..
1984 di George Orwell
Perché: l'estate
è un ottimo momento per raccogliere le idee su passato-presente-futuro,
e lo spaccato sociale, politico ed economico descritto da G. Orwell può
brillantemente fungere da monito e/o, chissà, da viatico interpretativo
e programmatico, per riprendere più consapevolmente in tran-tran
quotidiano dopo la fine delle vacanze.
A chi consigliarlo: è
stanco di vivere immerso nella "Società dello spettacolo" odierna,
ancora più tossica e fagocitante di quella sagacemente preconizzata nel
romanzo.
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Gloria consiglia...
La vita accanto di Maria Pia Veladiano
Perché: è una storia un po' alla Alcott, un po' alla Austen, delicata e coraggiosa rivincita di una ragazza bruttissima, per questo emarginata, ma con un grande talento per la musica e una sensibilità spiccata. Attorno a lei, una famiglia problematica, e quattro mura dai colori soffusi, tra toni e sottotoni di azzurro.
A chi consigliarlo: A chi cerca un libro delicato, che non muove alle lacrime ma senza dubbio colpisce. La lettura è scorrevolissima, e c'è una punta di
Laura consiglia...
Diceria dell'untore di Gesualdo Bufalino
(Clicca qui per leggere la recensione)
Perché: perché nelle notti d'estate i sogni sono più ingannevoli, ed è facile immaginare di fare una partita a scacchi con la morte e immaginare una fuga d'amore con una ballerina; il romanzo di Bufalino è un classico imperdibile: i crepuscoli agostani lo rendono irrinunciabile, e irrimediabilmente affascinante. Lo dico per esperienza.
A chi consigliarlo: a chi piace intrattenere coi libri che legge un gioco di intelligenza e seduzione; a chi subisce la tentazione della parola e ama circondarsi di miraggi.
Perché: perché nelle notti d'estate i sogni sono più ingannevoli, ed è facile immaginare di fare una partita a scacchi con la morte e immaginare una fuga d'amore con una ballerina; il romanzo di Bufalino è un classico imperdibile: i crepuscoli agostani lo rendono irrinunciabile, e irrimediabilmente affascinante. Lo dico per esperienza.
A chi consigliarlo: a chi piace intrattenere coi libri che legge un gioco di intelligenza e seduzione; a chi subisce la tentazione della parola e ama circondarsi di miraggi.
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Lorena consiglia...
Il giovane Holden di J.D. Salinger
Perché: per
quanti anni possano passare dalla sua pubblicazione è un libro sempre
giovane e giovane è il flusso dei pensieri del protagonista del romanzo. Perché a suo modo è molto divertente.
A chi consigliarlo: a chi non l'ha mai letto, un classico ha sempre qualcosa di buono da raccontare.
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Michele consiglia...
Volevo essere un grande chef di Loredana Limone
(Clicca qui per leggere la recensione)
Perché: Loredana Limone ha uno stile tutto suo; racconta storie di tutti e per tutti in modo semplice e originale: ti trovi a seguire una dieta e, subito dopo, ti accorgi di un tradimento. E che dire degli incontri strani e divertenti che condiscono a modo loro queste squisitissime ricette? Volevo essere un grande chef è un "pacchetto" confezionato con cura, armonia e gusto: sicuramente, un buon acquisto. Per l'estate e non solo.
A chi consigliarlo: ottimo esordio per chef, mangioni e golosoni che non hanno mai aperto un libro; perfetto per tutti coloro che non hanno mai messo mano ai fornelli!
A chi consigliarlo: ottimo esordio per chef, mangioni e golosoni che non hanno mai aperto un libro; perfetto per tutti coloro che non hanno mai messo mano ai fornelli!
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Serena consiglia...
Venuto al mondo di Margaret Mazzantini
Perché: Perchè fa
riflettere sul tema della maternità in modo assolutamente non banale. La storia
di una famiglia di oggi e di un passato che ritorna (e quando mai il passato
sta al posto suo?), sullo sfondo di una guerra troppo recente per non ferire
più. Libro che si legge tutto d’un fiato, merito della scrittura forte e
incisiva della Mazzantini, Venuto al
mondo lascerà in ogni lettore delle immagini e delle emozioni che
difficilmente si faranno dimenticare.
A chi consigliarlo: A tutti
quei lettori “forti” come la protagonista di questo libro, pronti a fare un
viaggio nella Sarajevo degli anni’90 e a misurarsi con le paradossalità dei
destini imperfetti di ognuno di noi.