Caduti dal muro
di Paolo Ciampi e Tito Barbini
Vallecchi, 2009
Sono ormai trascorsi 22 anni da quando il Muro di Berlino ha cessato di dividere fisicamente ed ideologicamente l'Europa: i picconi nel 1989 spazzarono via un mondo che aveva creduto nel socialismo e nella sua realizzazione, salvo poi comprendere che gli ideali erano una nobile cosa ma la loro realizzazione concreta non aveva preso la strada giusta. Oggi in quale situazione sono le ex repubbliche comuniste? Se lo chiedono Tito Barbini e Paolo Ciampi che negli anni hanno visto sgretolarsi lentamente quello che per tanti occidentali era un mito di demograzia ed equità sociale ma si è rivelato ben altro lasciandoli disillusi e disorientati. La risposta viene da un viaggio che Tito compie zaino in spalla attraversando tutti i paesi in passato dominati da falce e martello: da Berlino al Pacifico, dall'Europa orientale alla Russia, dalla Cina fino al Vietnam, alla Cambogia e al Tibet. Sì tratta anche di un viaggio nella memoria per chi come Tito si è impegnato in politica avendo ben saldi gli ideali della rivoluzione che gli si sono sgretolati tra le mani. Ma il libro è anche un dialogo tra i due autori che si confrontano sui temi della politica è del sociale è insieme cercano di dare voce a nuovi stimoli e ideali. Un libro molto interessante per conoscere la storia recente dei paesi attraversati nel corso del viaggio e capire la loro situazione nonché avere un quadro generale dell'evoluzione politica che ha in parte influenzato anche la nostra nazione nel bene e nel male. Un saggio avvincente come un romanzo scritto con l'ironia e l'arguzia che già ho apprezzato in altri libri dei due scrittori toscani.
Carla Casazza