Editori in ascolto
-- Cristiano Sabbatini per Bel-Ami Edizioni --
Quando è nata la vostra casa editrice e con
quali obiettivi?
La Bel-Ami
Edizioni è nata nel 2008 con l’obiettivo di ridare lustro ad autori di
considerevole spessore artistico ma ancora immeritatamente relegati in un
contesto di modesta notorietà, indipendentemente dal fatto che siano classici o
contemporanei. Ci piace rispolverare vecchie opere e conoscere nuovi talenti.
Come è composta la vostra redazione?
Accettate curricula?
Armando
Rotondi è il Direttore Editoriale della Bel-Ami Edizioni, Fabrizio Macrì è il
Responsabile legale e Diritti esteri mentre io mi occupo della Direzione
commerciale e amministrativa. Valutiamo curricula ma non abbiamo bisogno di
“dipendenti”: siamo costantemente alla ricerca di professionisti che abbiano un
atteggiamento propositivo verso le fisiologiche problematiche editoriali e con innate
doti imprenditoriali, indipendentemente dalla specializzazione proposta.
Qual è stata la vostra prima collana? E il
primo autore?
La raccolta
di racconti Documenti umani di Federico De Roberto ha ufficialmente
inaugurato la nostra prima collana Classici sommersi.
Se doveste descrivere in poche parole il
vostro lavoro editoriale, quali parole usereste?
Il nostro
modus operandi si basa sulle colonne portanti della coesione, trasparenza e
professionalità.
A distanza di tre anni dalla fondazione
della vostra casa editrice, quali obiettivi ritenete di avere raggiunto e a
quali puntate?
In tre anni
abbiamo fidelizzato un discreto numero di lettori appassionati di letteratura
non commerciale; sono sempre maggiori le librerie che richiedono i nostri
titoli; e il marchio Bel-Ami Edizioni è stato presente ai più importanti
appuntamenti fieristici su scala nazionale. Considerando che siamo una casa
editrice NON a pagamento, credo siano ottimi spunti per dimostrare che, con una
visione imprenditoriale di lungo periodo e uno staff di alto livello, si
possono raggiungere obiettivi complessi e importanti.
Un libro che vi è rimasto nel cuore e che
continuerete a riproporre al vostro pubblico.
La via del male di Grazia Deledda è un romanzo d’amore che in pochi conoscono ma che
vendiamo di continuo durante le fiere.
Come vi ponete nei confronti delle nuove
tecnologie?
Sempre
aperti al cambiamento, consideriamo le nuove tecnologie come opportunità per crescere
e avvicinarci a un pubblico sempre più vasto senza però modificare la nostra filosofia
editoriale.
Cosa pensate delle mostre-mercato del
libro? Hanno accusato forti cambiamenti negli ultimi anni?
Le fiere
rappresentano per noi un’indispensabile opportunità per consolidare un rapporto
diretto con i nostri lettori. Una casa editrice di piccole dimensioni che non
partecipa ad appuntamenti fieristici e che non dialoga è destinata a implodere.
Gli unici cambiamenti che ho notato sono il numero sempre crescente di
manifestazioni organizzate.
Come vi ponete nei confronti dell’editoria
a pagamento e del print-on-demand?
Assolutamente
contrari all’editoria a pagamento: se fosse così facile fare gli editori
(facendo pagare i propri autori) lo farebbero tutti. Il print-on-demand serve
solamente a ridurre i costi, non pregiudica l’immagine di una casa editrice ma
integra le individuali politiche editoriali.
Ritenete che il passaparola informativo,
tramite blog o siti d’opinione, possa influenzare il mercato librario? E la
critica tradizionale?
Con la
pletora di libri che oggigiorno affollano gli scaffali delle librerie, i blog e
siti d’opinione sono indispensabili per indirizzare un pubblico dai gusti in
costante mutamento. La critica tradizionale però svolge sempre un ruolo di
massima importanza.
Pubblico: quali caratteristiche deve avere
il vostro lettore ideale?
Senza
dubbio, essere amante di una letteratura “di contenuto” e non commerciale. Ci
rivolgiamo essenzialmente all’ambiente accademico dal quale assorbiamo novità e
fermento.
Un aspirante scrittore può proporvi i
propri manoscritti? Come deve fare? Sono graditi consigli!
Accettiamo i
manoscritti di aspiranti scrittori ma contattiamo solamente coloro che abbiano
qualcosa di nuovo da dire. E sono pochissimi. Coerentemente con il fatto che
non siamo una casa editrice a pagamento, sul nostro sito offriamo numerosi
consigli su come pubblicare senza pagare ma, sinteticamente, le caratteristiche
di coloro che desiderano pubblicare devono essere: pazienza, umiltà e
perseveranza. Il nostro manuale Come presentare una proposta editoriale di Amalia Maria Amendola spiega in dettaglio le opportunità del mercato editoriale
senza cadere nelle trappole più classiche.
Avete un sassolino nella scarpa o un
piccolo aneddoto da raccontarci circa la vostra casa editrice?
Per il
momento è bene che i sassolini restino nelle scarpe. Ogni cosa a suo tempo…
Qual è il vostro ultimo libro in uscita? Lo
consigliereste perché…
L’ultimo
libro che abbiamo pubblicato è una raccolta di racconti horror dal titolo I racconti del Sangue e dell’Acqua di Daniele Picciuti. Lo consiglierei per le
storie ambientata in un’Italia di nebbie misteri ma soprattutto per lo stile di
scrittura sperimentale dell’autore che varia da racconto a racconto.
Volete preannunciarci qualche obiettivo per
il vostro futuro?
Ad aprile
2012 si terrà il DieciLune – Festival dell’Autore dedicato a tutti gli artisti
che vogliono manifestare la propria arte usufruendo di un palco gratuito. Il
nostro obiettivo è realizzare un evento ancora più grande dell’edizione
precedente.
Intervista a cura di Gloria Ghioni
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