Morte in maschera
di Jean François Parot
Passigli editore, Firenze 2003
pp. 346
€ 17.50
Immaginate di trovarvi di fronte ad un ragazzo con i capelli lunghi raccolti dietro la nuca e legati da un nastro, agile, veloce e dallo sguardo limpido da cui traspare un'intelligenza penetrante; rivestitelo di un tricorno di panno e dell'eleganza francese del XVIII secolo; osservatene la riservatezza e ammiratene la preparazione: ecco che vi troverete di fronte al commissario Nicolas le Floch, straordinario giovane poliziotto presso lo Châtelet della Parigi del Settecento, uscito dalla penna dell'ambasciatore Jean François Parot che con la precisione dello storico con descrizioni, nomi e note puntuali riporta l'appassionato di gialli al metodo induttivo della polizia di altri tempi. Egli nei suoi romanzi, best-seller dell'editoria francese, crea dei gialli-storici che si stagliano sulla Parigi della monarchia assoluta e riconducono al mondo della criminalità in un passato caratterizzato dalle differenze di classe e dall'ingegno personale puntato sui fatti, sulle prove e sugli indizi nell'esercizio di una riflessione intuitiva capace di condurre al dipanarsi delle matasse più complicate di intrighi e delitti.
Incontrare
il giovane bretone Nicolas, orfano protetto dal nobile Ranreuil ed
educato alla scuola del curato Le Floch, significa incontrare una
personalità meditativa ed un'intelligenza critica da cui non
prescindono l'universo dei sentimenti e le tenebre della coscienza
personale. Nel giovane commissario sono state unite le capacità
intellettuali e la forza dell'osservazione come carta vincente contro
il crimine e la conoscenza degli individui. Lo sfondo poi delle
indagini del commissario Nicolas Le Floch è tra i più vibranti e
carichi di molteplici iridescenze: Parigi; la Parigi dei mercanti e
delle università, la Ville-Lumière su cui si stendono l'ombra di
Voltaire e del Re in un periodo che precede le violenze
rivoluzionarie. Stare al seguito del novello commissario di polizia
significa correre per le strade fangose dell'Île
de la Cité,
attraversare le tenebre dello Châtelet,
incontrare la nobiltà dalle parrucche incipriate di Versailles e
fare la conoscenza con le abilità e le trame dei crimini che
popolano la città della Senna. Approcciarsi a Nicolas comporta anche
la l'occasione di sottolineare la bravura dell'Autore nel delineare i
ritratti della mole di personaggi che affiancano il commissario: il
fedele Bourdeau, ispettore di polizia, il sarcastico ed imprevedibile
conte de Sartine, luogotenente generale di polizia, il nobile La
Borde, primo cameriere del re, il saggio e gioviale procuratore Aimé
de Noblecourt, le varie spie e gli informatori appostati negli angoli
o nei salotti delle pagine. Numerose sono le avventure, divenute poi
anche una serie televisiva francese, che raccontano in vari tomi gli
assassini e gli intrighi di un'insolita Parigi. Alcuni episodi sono
disponibili in italiano, il primo dei quali è “Morte in maschera”.
In esso si addensano le nozioni biografiche del protagonista, le
ispezioni, gli interrogatori che si estendono dall'aristocrazia ai
peggiori criminali nell'intento di scoprire il senso di una lunga
fila di tragiche morti a cominciare dal commissario Lardin scomparso
in una notte di carnevale del 1761. In questo primo giallo-storico
delle avventure di Nicolas, al lettore è offerta l'esperienza di
trovarsi catapultato in una lettura serrata, di pagina in pagina, di
crimine in crimine con un dinamico mutare di scenografie in un
andirivieni tra l'ufficio di servizio permanente e le cripte delle
Châtelet, dalle dimore
nobiliari ai vicoli della città, fino alla soluzione
degli enigmi e poi ancora oltre verso la prossima avventura di un
personaggio e del suo mondo dalle svariate sfumature capaci di
conquistare per la maestria con cui sono offerte.
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