L'ipotetica assenza delle ombre
di Massimo Padua
Voras Edizioni, 2009
Pp. 256
14,00 euro
Dopo la parentesi più intimista de "L'eco delle conchiglie di vetro", Massimo Padua torna alle atmosfere gotiche già accennate in "La luce blu delle margherite",
proponendo un noir intenso e coinvolgente. Se avete letto con
attenzione queste poche righe introduttive già vi sarà saltato agli
occhi un particolare: i titoli dei romanzi di Padua sono una promessa,
un'anticipazione, di ciò che racchiudono. Mistero, eleganza,
suggestione. Perchè non è solo la storia a catturarvi, ma anche la
scrittura ricercata e che richiama le atmosfere degli autori romantici
tedeschi e inglesi.
Il protagonista de "L'ipotetica assenza delle ombre"
è Marco, giovane scrittore in crisi creativa, giornalista squattrinato,
timido e introverso, tormentato dalla morte improvvisa della sorella
Anna da cui stenta a riprendersi; riceve una inaspettata e misteriosa
eredità: un certo Newman, pittore, che Marco non conosce, gli ha
lasciato una inquietante villa in campagna. Marco ci si trasferisce e
assieme a Bea, amica con cui instaura un legame sempre più intenso e
importante, scopre gli inquietanti ritratti di cui Newman ha disseminato
la casa ed esplorando stanza dopo stanza riporta alla luce i misteri
celati nell'abitazione. Misteri che lentamente disveleranno legami
sempre più stretti con il passato di Marco e delle persone a lui più
care. Un romanzo dal ritmo incalzante che si legge tutto d'un fiato,
travolti nel gorgo sempre più nero che sta inghiottendo Marco e Bea.
Massimo Padua, ravennate, è nato nel 1972. Ha compiuto studi artistici ed è stato cantante di pianobar e attore teatrale. Ha pubblicato La luce blu delle margherite (Fernandel, 2005 - Premio Opera Prima Città di Ravenna 2005 - Premio Àncora 2005), L'eco delle conchiglie di vetro (Bacchilega, 2008 - Premio Tammorra d'argento 2009 - Premio della Giuria Associazione Akkuaria 2009) e il noir L'ipotetica assenza delle ombre (Voras, 2009 - Premio Perelà 2010; 2° Premio Portus Lunae 2010; Selezione Premio AlberoAndronico 2010). Inoltre è tra gli autori del romanzo collettivo Byron a pezzi (Fernandel, 2008). È presente in varie antologie, tra le quali Racconti nella rete (Nottetempo, 2008), Corpi d'acqua (Voras, 2009) e Io mi ricordo (Einaudi, 2009).
Carla Casazza