Introduzione al mondo. Notizie minime sopra gli spacciatori di felicità
di Idolo Hoxhvogli
Scepsi & Mattana Editori, 2011
€ 15.00
Quando ho ricevuto il volume “Introduzione al mondo”, mi aspettavo di trovarmi di fronte ad una serie di racconti per adulti: e con questo intendo brevi novelle condite di amaro cinismo, utili ad affrontare con la debita corazza il mondo che ci si presenta. E invece…
Il forestiero cammina che non si vede, su sentieri verso cui le finestre volgono le spalle a sbarre, verso plaghe inabitate, senza mani calde lavorate dalla fatica. Le porte non sono chiuse, non ve ne sono per lo straniero.
…nelle prime pagine ho avuto l’impressione di addentrarmi in un quadro di De Chirico, di essere in un universo metafisico e surreale, fatto di pesanti silenzi e, talvolta, di disperazione. Ho dovuto di nuovo cambiare idea…
La città è piena di altoparlanti che gridano “Allegria”. Giorno e notte. Ora dopo ora. (…) E’ giunta l’assuefazione, tanto che “l’Allegria” lo sentono soltanto i forestieri in un fragore confuso
… lo straniero incontra questa città disseminata di trombe e altoparlanti che esortano i cittadini ad essere felici. In questa città, che ha quasi un sapore di “città invisibile” di calviniana memoria, lo straniero non è ben accetto: gli altoparlanti lo respingono, gli abitanti ne sono infastiditi, anche i commercianti lo accusano di crimini non commessi.
Oltre agli stranieri, anche alcuni abitanti non si trovano bene, soffocati dalle continue urla di “Allegria”
Da tempo sono tra vita e morte poiché colpito da allegrite, pericolosissimo morbo che percuote pochi sfortunati. L’allegrite mi rende impossibile vivere l’allegria.
La soluzione per questi animi sensibili (forse lo specchio del poeta o delle Arti che in questo mondo non trovano spazio) è assumere una pastiglia di “Introduzione al mondo” per eliminare il fastidioso eccesso di anima.
Più andavo avanti e più riflettevo: mi trovo davvero in una città invisibile? Il sindaco si chiama Bunga; la Legge, per poter entrare in municipio, deve prima ottenere l’approvazione di maiali ripartiti tra due camere; la Costituzione ha la copertina in ghisa, altrimenti un nano aspetta solo di poterla calpestare; la televisione è ricca di programmi con morbosi opinionisti e “belli senza cervello”.
Siamo davvero sicuri che si tratti di una città invisibile e senza spirito, o forse è qualcosa di molto più tangibile e reale?
“Introduzione al mondo” è uno splendido, lucido e poetico ritratto di un mondo dove l’Arte e la Bellezza non trovano posto, dove lo straniero viene respinto per paura, dove gli animi sensibili vengono anestetizzati e la maggior parte delle persone ha scelto di venire a patti con la deludente realtà. Ho letto il volume con un duplice senso di piacere: il primo, dato dalla prosa poetica che mi ha incantata. Il secondo è stato un senso di sollievo, perché io non potrei mai vivere in un mondo simile, non mi piacerebbe. Meno male che il mio mondo è diverso.
E’ davvero diverso?
Giulia Pretta