Editori in Ascolto
-- intervista a Nicola Cavalli di Ledizioni --
Ledizioni nasce alla fine del 2008 come costola di Ledi International
Bookseller una storica libreria commissionaria milanese, fondata nel 1935.
LEDI, acronimo di Libreria Editrice D’Italia, aveva già pubblicato dei volumi
nel periodo dal 1935 fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, per poi
passare a essere solo una libreria/grossista nel dopoguerra. Con Ledizioni
intendiamo riprendere quel percorso e portarlo avanti.
L’obiettivo è quello di cercare di diffondere letteratura scientifica,
sfruttando al meglio le nuove tecnologie editoriali, per riuscire a pubblicare
monografie di ricerca, validate scientificamente, che altrimenti non potrebbe
trovare spazio nel panorama dell’editoria tradizionale.
Come è composta la vostra redazione?
Accettate curricula?
Siamo in
pochi! In redazione in tutto siamo in 4, accettiamo curricula, ma al momento
non riusciamo a pagare nessun altro!
Qual è stata la vostra prima collana? E il
primo autore?
Siamo
partiti con “Sociologica Reprint” collana dedicata a classici della sociologia fuori catalogo e non più
disponibili. Il primo testo è stata una ricerca pubblicata da Il Mulino
intitolata “Il Tempo dei Giovani” e condotta dall’Istituto IARD e da AnnaRita
Calabrò e Alessandro Cavalli.
Se doveste descrivere in poche parole il
vostro lavoro editoriale, quali parole usereste?
Cerchiamo di
essere efficaci ed efficienti, sfruttando quanto più possibile le nuove
tecnologie, ma siamo ancora “old fashioned”. Curiamo internamente i libri che
escono e dedichiamo loro amore, attenzione e passione.
A distanza di 3 anni dalla fondazione della
vostra casa editrice, quali obiettivi ritenete di avere raggiunto e a quali
puntate?
Fra cartacei
ed eBook stimo superando in queste settimane i 100 titoli a catalogo, siamo
soddisfatti. Vogliamo continuare a crescere, mantenendo però un alto livello
qualitativo. Abbiamo lanciato una piattaforma dedicate alle riviste
elettroniche (ledijournals) con cui vogliamo sperimentare il modello Open
Access, stiamo raffinando la nostra produzione di ePub, faremo eBook in ePub3.
Vogliamo farci conoscere per l’alto livello qualitativo sia da un punto di
vista contenutistiche che formale.
Un libro che vi è rimasto nel cuore e che
continuerete a riproporre al vostro pubblico.
Beh, i libri
pubblicati un po’ rimangono sempre nel cuore. Non posso però non dire “La
Lettura Digitale e il Web!”
Come vi ponete nei confronti delle nuove
tecnologie?
Siamo
entusiasti, pubblichiamo n cartaceo ed in digitale, abbiamo in cantiere tante esperimenti
e novità: speriamo di riuscire a sopravvivere, pur continuando a sperimentare!
Come vi ponete nei confronti dell’editoria
a pagamento e del print-on-demand?
Nel settore
in cui operiamo, l’editoria scientifica, la maggior parte delle pubblicazioni
ottiene un finanziamento e troppo spesso si chiude un occhio sulla qualità (e
non si dice che l’autore o la sua istituzione ha pagato). Noi siamo fieramente
contrari a questo modello e lavoriamo alla luce del sole.
Se il libro
ottiene un finanziamento lo dichiariamo e lo rendiamo disponibile gratuitamente
in digitale. Se non riteniamo il libro adatto al nostro catalogo, i nostri
comitati scientifici o i reviewer non accettano il volume, non lo pubblichiamo,
anche se ci offrono dei soldi per farlo.
Mi pare di
essere stato abbastanza chiaro, no?
Il print on
demand è uno strumento molto potente per contenere i costi e permettere di
pubblicare anche opere con un tasso di rotazione lento e limitato, noi
utilizziamo il print on demand, le micro tirature digitali, le tirature offset:
dipende dallo specifico progetto.
Ritenete che il passaparola informativo,
tramite blog o siti d’opinione, possa influenzare il mercato librario? E la
critica tradizionale?
Si, anche se
è facile dare il via a questo processo. La critica tradizionale mi sembra
ancora troppo legata a schemi vecchi ed al lavoro degli uffici stampa.
Pubblico:
quali caratteristiche deve avere il vostro lettore ideale?
Un aspirante
scrittore può proporvi i propri manoscritti? Come deve fare? Sono graditi
consigli!
Avete un sassolino nella scarpa o un
piccolo aneddoto da raccontarci circa la vostra casa editrice?
Tanti,
tanti. Me li tengo per me, per ora. Vorrei poter scrivere un libro con tutti
questi anedotti, vorrebbe dire che il progetto Ledizioni è cresciuto e si è
affermato! (Già la vostra intervista mi gratifica!!)
Qual è il vostro ultimo libro in uscita? Lo
consigliereste perché…
E’ appena
uscito il primo numero di una nuova rivista, Narrazioni. Un progetto grafico
interessante, contenuti di qualità. Se piace riflettere di società e
letteratura è una rivista a cui abbonarsi!
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Intervista a cura di Gloria M. Ghioni
Clicca qui per il sito della casa editrice: http://www.ledizioni.it/
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