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La Leggenda di Earthsea

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La Leggenda di Earthsea
di Ursula K. Le Guin
Casa Editrice Nord, 2007

pp. 832
€ 19,90



"Solo nel silenzio la parola,
solo nella tenebra la luce,
solo nella morte è vita;
fulgido è il volo del falco
nel cielo deserto."

Ursula K. Le Guin è una rinomata scrittrice di romanzi e racconti di genere fantastico e fantascientifico, nata nel 1929 in California. Figlia di un antropologo e di una scrittrice si appassiona alla scrittura fin da bambina e ben presto raggiunge la notorietà ed il successo venendo pubblicata negli anni ‘60. Vincitrice di cinque premi Hugo e sei premi Nebula, le sue opere esplorano gli argomenti del taoismo, femminismo, pacifismo, anarchia, e tematiche di ordine psicologico e sociale.
Cinque dei suoi romanzi, detti i romanzi di Earthsea, sono stati raccolti in un unico volume, La Leggenda di Earthsea, edito dalla casa editrice Nord. Il volume contiene le seguenti opere:
  • Il Mago di Earthsea (1968)
  • Le Tombe di Atuan (1971)
  • La Spiaggia più Lontana (1972)
  • I Draghi di Earthsea (1990)
  • I Venti di Earthsea (2001)
Nella letteratura di genere fantastico è raro imbattersi in romanzi scritti da donne, ma quando ciò avviene è difficile non rendersi conto quanto essi siano differenti da quelli scritti dagli uomini. Chiunque abbia esperienza con la letteratura fantasy noterà immediatamente nelle opere della Le Guin caratteristiche quasi estranee agli altri romanzi del genere. A parte la scorrevolezza e naturalezza del fluire della sua scrittura, la Le Guin regala ai suoi lettori personaggi così intimamente caratterizzati da convincere a pieno con la loro umanità, soprattutto (ed inevitabilmente) quelli femminili che in altri autori a volte non trovano la profondità a loro dovuta.

I romanzi di Earthsea sono stati la mia prima esperienza di letteratura fantastica scritta da una donna e ricordo che il mio primo giudizio sul protagonista non è stato né positivo né negativo: l’avevo giudicato strano. Ged, il mago su cui si focalizzano gli eventi narrati, non è proprio lo stereotipo dell’eroe maschile. E’ un mago molto potente, è vero, ma è anche estremamente debole, commette degli errori fatali, si sconforta per questo, è capace di amare sinceramente, ha un tenerissimo istinto paterno. Tutte queste caratteristiche l’hanno fatto apparire strano ai miei occhi, abituato com’ero agli eroi valorosi e senza macchia delle classiche storie “cappa e spada”. Alla fine dei romanzi però, mi ricordo che ammiravo Ged, era davvero un eroe, non solo per le azioni fantastiche da lui compiute, ma anche per la responsabilità e la correttezza con cui affrontava i rapporti umani, la tenerezza che dimostrava ai suoi cari, la sua umanità nell’essere debole nei confronti delle sue paure. Ged, era un uomo vero, non un surrogato di prestanza, potenza e coraggio.
Personaggi a parte, i romanzi possiedono anche altre caratteristiche molto particolari, a partire dall’ambientazione. Earthsea è interamente composta da arcipelaghi, poche sono le isole con maggiore estensione, e gran parte di essa è occupata dal mare. Nel romanzo infatti non saranno pochi i viaggi avventurosi a bordo di navi o barche. Su Earthsea la magia è ancora molto potente, per questo esistono coloro che la studiano, i maghi, in una vera e propria accademia, molto simile ad un monastero dove assisteremo all’educazione del giovanissimo Ged. Su Earthsea il proprio nome è legato inscindibilmente alla propria persona, conoscere il nome di qualcuno vuol dire poterne disporre a proprio piacimento, per questo Ged è noto a tutti come Sparviero. Su Earthsea c’è una leggenda secondo la quale un mago un giorno sconfiggerà le forze del male…
Le forze del male… da cosa sono rappresentate nei romanzi della Le Guin? Antagonisti da uccidere? Terribili draghi o mostri? Non solo. Il peggior antagonista di Sparviero è lui stesso. Sono i suoi errori a perseguitarlo, è l’ombra della sua stessa morte a tramare contro di lui, ombra che Sparviero stesso ha fatto evadere dal mondo dei defunti. Il male contro cui l’eroe combatte è un male interiore, un male che non si può semplicemente infilzare con una spada, una differenza di rilievo e una caratteristica che mi ha affascinato non poco.

Leggere i romanzi di Earthsea è stata un’esperienza diversa rispetto ad altre opere del genere, come ad esempio “Il Signore degli Anelli”, è stato come vedere le cose da un’altra prospettiva. La focalizzazione interna sui personaggi, l’accuratezza delle loro paure, la naturalezza dei loro sentimenti, sono tutte caratteristiche che non avevo mai incontrato prima, sono romanzi di grande spessore, leggerli lascia dentro dei sentimenti veri, le sensazioni di lontananza ed estraneità provate dal lettore che si trova immerso in un qualsiasi mondo fantastico vengono colmate e sostituite dalla perfetta empatia che si crea con i personaggi. L’irrealtà dell’ambientazione viene bilanciata dal realismo dei sentimenti. Un’opera non per tutti i palati senza alcun dubbio, ma se avete voglia di un romanzo che vi porti oltre la realtà, che vi regali gioia ed amarezza, allora la Le Guin è la scelta giusta.

A. Dario Greco