di Angelo Ricci
Errant Editions, 2011
€ 3,49
Con L'Ossessione per le parole (Errant Editions) Angelo Ricci sperimenta nuovi percorsi di scrittura e nuove modalità letterarie rispetto al suo primo libro, il bel romanzo Notte di nebbia in pianura.
Nuovi percorsi di scrittura perchè L'Ossessione per le parole è una
sorta di saggio, definizione che però gli va stretta, poichè in realtà
si tratta di un piacevolissimo viaggio trasversale tra letteratura,
musica e cinema. Ma non con rigide velleità critiche, bensì con il
desiderio di raccontare i collegamenti, le associazioni, le evocazioni
che la lettura di autori come Borges, De Lillo, Pynchon e tanti altri
hanno generato in Ricci nel corso degli anni. Un bel viaggio che spinge a
nuove scoperte, suggerisce insospettabili chiavi di lettura, e - per i
lettori che sono nati tra i '50 e i '70 - scatena
anche una ridda di ricordi. Ma con L'ossessione per le parole - come si diceva - Ricci sperimenta anche nuove modalità letterarie: quella dell'ebook, nello specifico. Così la nuova frontiera dell'editoria diviene terreno di revival letterario-musicale-cinematografico (ma revival in senso "alto") creando un ponte tra gli stimoli culturali degli ultimi 30 anni del Novecento e ciò che verrà nel nostro immediato futuro. Una lettura godibilissima che avvince come un romanzo anche se non lo è.
anche una ridda di ricordi. Ma con L'ossessione per le parole - come si diceva - Ricci sperimenta anche nuove modalità letterarie: quella dell'ebook, nello specifico. Così la nuova frontiera dell'editoria diviene terreno di revival letterario-musicale-cinematografico (ma revival in senso "alto") creando un ponte tra gli stimoli culturali degli ultimi 30 anni del Novecento e ciò che verrà nel nostro immediato futuro. Una lettura godibilissima che avvince come un romanzo anche se non lo è.
Carla Casazza
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