di Marco Valenti
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"Il passaggio di Hale Bopp, nella primavera dell'anno millenovecentonovantasette, fu comunque un evento di fine millennio. Ci fu chi mentì sapendo di mentire e chi pensò di dire la verità. Chi iniziò e chi finì. Ci fu chi restò e chi andò via.... Tre bugie. ...Per colpa della cometa del marzo millenovecentonovantasette. Le cose con cui fare i conti sono quelle importanti. Le cose importanti non sono mai urgenti. Ed è vero, come è vero, quel che è vero. Quando ci arrivi e ci fai i conti, fino in fondo, ci può anche stare che ti fai male."
In queste poche righe riportate sulla quarta di copertina di Cometa e bugie, l'autore Marco Valenti offre uno spunto per comprendere il titolo di un romanzo breve “Della cometa del 1997 e di alcuni fatti che ne seguirono la scia” il cui fulcro sono gli errori del cuore.
Perchè spesso, per amore, facciamo del male: male involontario agli altri e a noi stessi. Raccontando e raccontandoci bugie alle quali è conveniente credere, per non soffrire, per fare finta che vada tutto bene, per sentirsi meno confusi. Però con le bugie prima o poi occorre fare i conti e il bilancio è sempre negativo. Così Luisa, anche se ne porta in grembo un figlio, chiude drasticamente la sua storia con Guido, che invece di tornare dalla moglie e dai figli, sceglie la strada più difficile (per chi lo ama) e inaspettata. Pietro, alla ricerca della donna giusta, conosce Paola e crede finalmente di avere trovato la sua "mezza mela": crede o vuole disperatamente crederci? Mario scopre contemporaneamente di avere un tumore e che Agnese non lo ha mai amato. Così dichiara la donna sapendo di mentire spaventata da qualche cosa di troppo difficile da affrontare. E poi che accade? Troviamo i personaggi un anno dopo: le loro vite sono drasticamente cambiate, le carte del destino si sono mescolate.
In appendice tre racconti, Colla, Ultima Giovanna in floppy disc, Cambia pusher, che giocano anch'essi coi temi del romanzo: le bugie, l'imprevedibilità del destino, l'amore.
La scrittura di Marco Valenti è come uno specchio: aiuta a guardarsi dentro. Con ritmo e piccoli tocchi di poesia racconta storie di gente comune, storie che potrebbero accadere a tutti, e proprio per questo ancora più intense e vibranti.
Recensione di Carla Casazza
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