L'immagine dello
scrittore che mescola l'inchiostro di
una penna con un foglio bianco diviene insolita, così come quella della
tradizionale casa editrice, del giornalista che appunta su carta e quella del
pubblico che ama solo ascoltare. Com'è cambiato il mondo
dell'editoria, come quello degli scrittori e quanto poco affascinante è oggi la
loro fiugura?
LibrInnovando è la sveglia all'incoscienza del cambiamento.
"Scrivi la tua
storia, scrivila bene!" suggerisce Edoardo Brugnatelli (Mondadori), in un
cinico distacco nei confronti dei nuovi "geni" del self-publishing
digitale. La possibilità d'autopubblicazione sforna migliaia di aspiranti
scrittori che mostrano cataloghi della proprie vite quali rivelazioni della
letteratura contemporanea. Molti possono provare ad essere scrittori, ma non
tutti lo divengono. Bisogna capire, soprattutto, quanto manchi ancora affinchè
alcune opere riescano ad acquisire una dignità letteraria a colpi di
classifiche incrementate da parenti, amici e sottocosti. Se questa è la
direzione del self-publishing è alquanto indignitisa per la letteratura, così
come lo è per il lettore propenso all' acquisto di un libro quotato da
un pubblico di lettori e non da un pubblico di conoscenti dell'autore, spesso
incoscienti del contenuto.
Già la prima impressione,
all'entrata nell' Auditorium Ennio Morricone dell'Università Tor Vergata di
Roma, rivela un cambiamento che si evince semplicemente dall'atteggiamento del
pubblico e dei relatori: iPad, iPhone e Notebook divengono i supporti dove
appuntare la cronaca del convegno e di comunicazione con un pubblico che non è
più solo quello di una sagoma ma anche quello di un nikname; non più carta, non
più penna.
Poco spazio riservato
allo scrittore, una sola presenza di questa categoria nella giornata del 28
aprile, quella di Sergio Covelli, poco
spazio, pochi scrittori o cosa?
Sembra che ci siano troppi scrittori, ma nessuno senta più di un
altro.
Nuove e diverse le
proposte nel corso del convegno sulle innovazioni, sia nel campo dell'insegnamento che in quello del
sapere in generale, dalla biblioteca virtuale di classe di Dianora Bardi, del
Liceo Lussana di Bergamo, all' Oilproject presentato da Stefano
Capezzuto. Molto spazio viene concesso, invece, alla questione economica e al
costo dell' e-book: qual è il prezzo giusto? Quali sono le dinamiche alle quali
risponde il mercato, e chi sono i giganti della distribuzione? Naturalmente
parlando di Amazon non si parla di casa editrice ma di vendita di prodotti, di
merrce, e, che siano libri, poco importa.
Particolarmente affascinante è la
figura del professore bolognese Giorgio Spedicato, che con gradita capacità
oratoria, spiega al pubblico in digestione le norme antitrust e gli
accordi per la sopravvivenza tra le case
editrici.
Acclamato e applaudito Marco Manicardi, fondatore di
Barabba Edizioni, che cita Michael Ende nella speranza di una "Fantasia
editoriale" alla ricerca di un nome nuovo per l'imperatrice; ma
quali i presupposti?
Un giovane progetto
"positivista", nella fiducia nel progresso e nella capacità di
superamento della metaforica nube dell'impossibilità, speranzoso amante del
fantasy.
Ma qui, non si vedono che
Mangiapietra.
Isabella Corrado
Isabella Corrado