Ci siamo lasciati aprile alle spalle, e tiriamo le somme di questo mese
di scoperte e riscoperte letterarie proponendo a Voi lettori
alcuni titoli che non devono mancare nella vostra biblioteca,
sul vostro comodino o nel vostro e-reader!
- Laura consiglia... Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi
a chi consigliarlo: a chi ama farsi tentare da un fado o da una omelette alle erbe, o passeggiare tra le vie di Lisbona per farsi sorprendere da un soffio di oceanica saudade.
- Flavia consiglia... Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust
perché: perché la memoria non sia solo relegata alle brevi lamentazioni di chi ha rimpianti o nostalgia del passato, ma si trasformi in vita presente, da assaporare e rivivere.
a chi consigliarlo: lo consiglio a tutti coloro che amano le introspezioni, che non disdegnano di perdersi fra le parole e le bellissime descrizioni proustiane, ma sanno ricavarne massime e importanti spunti di riflessione.
- Giulia consiglia... Come un romanzo di Daniel Pennac
perché: pagine che parlano di come accostarsi alle pagine. Cosa si può, non si può, si deve e si vuole fare di fronte ad un romanzo. Un decalogo del lettore che si vorrebbe sempre portare in tasca.
a chi consigliarlo: a chi, magari, attraversa una fase "difficile" nel rapporto con la lettura. A chi deve ricordarsi che leggere arricchisce, e non sottrae tempo al difficile mestiere di vivere.
- Claudia consiglia... Retablo di Vincenzo Consolo
perché: perché è una piccola opera d'arte che ha preso le sembianze di un romanzo e racchiude le voci di una delle tante Sicilie possibili, una delle più vere.
a chi consigliarlo: a tutti coloro che amano la prosa musicale e ricca di Consolo e che apprezzerebbero questo sottile intreccio tra storia e invenzione.
- Rodolfo consiglia... Survivor di Chuck Palhaniuk
perché: per leggere un libro ben scritto, per conoscere uno dei principali autori della narrativa contemporanea americana ed avere la possibilità di conoscere un testo che unisce "leggerezza" di scrittura e "complessità" dei contenuti.
a chi consigliarlo: a chi vuole conoscere Palhaniuk al di là delle versioni cinematografiche dei suoi testi e delle letture conformiste ed edulcorate della sua scrittura e del suo pensiero.