Pietrasanta
Ultimo giorno di Anteprime12. Personalmente, sarei un po' triste, come sempre quando finiscono queste bellissime esperienze. D'altro lato, però, c'è ancora l'attesa per quest'ultima serata, in cui ci sono incontri d'eccezione: quattro sessioni parallele prima, e poi Grossman con Noa. Dunque, c'è ancora tanto da vedere, moltissimo live-tweet da scrivere, nonostante la pioggia battente e gli ombrelli aperti e chiusi a intermittenza. Ma neanche questo blocca i lettori, in piazza fin da prima delle 21.
#COSTA
h. 21.00, Campo della Rocca
Attesa per Lella Costa, che ho più volte applaudito a teatro, e che certamente avevo voglia di vedere da vicino. Il prossimo libro avrà per protagonista l'ironia, intesa dalla Costa non come umorismo o comicità, ma come «sintesi», «pensiero che raggela», ma anche elemento consolatore, perché permette di cambiare punto di vista.
La satira ha a che fare per forza con l'attualità; al contrario, l'ironia si fonda su archetipi sempre validi e non è detto che faccia ridere, e in tal senso la comica porta l'esempio di Shakespeare e dell'Amleto, da lei riproposto a teatro in una riscrittura (non parodia!). O ancora, a dimostrare quanto l'ironia non abbia tempo né date di scadenza, porta l'esempio di Orfeo ed Euridice per parlare dei rapporti tra uomo e donna.
#GROSSMAN e #NOA
h. 22.00, Piazza Duomo
Appuntamento attesissimo in una piazza duomo affollata nonostante il maltempo, ecco l'incontro con la cantante Noa e lo scrittore, candidato al Nobel, David Grossman. La voce angelica della cantante apre l'incontro con una canzone napoletana, di cui sostiene di amare il romanticismo senza sentimentalismo, caratteristiche presenti anche nell'opera dello scrittore. Tra Noa e Grossman c'è una splendida intesa, ed è la cantante a gestire un'intervista calibrata, splendida, dando continue prove di generosità reciproca. Grossman, umilissimo, ha scelto un passo del suo Qualcuno con cui correre da leggere per Noa, perché protagonista è proprio il canto e la vita da artista. In questo modo, lo scrittore riduce il suo libro a pretesto per il dialogo, rinunciando a qualsiasi forma di autoreferenzialità.
Così si parla anche del valore del canto, del rapporto col pubblico e delle finalità ultime dell'arte. Grossman confessa il piacere di provare la vita dei propri personaggi:
Quando scrivo non sono più soltanto me stesso, così limitato.
La scrittura, definita «casa mia», è anche un modo per conoscere meglio, e per questo Grossman crede che continuerà a scrivere:
Ancora molte cose che devo capire e posso solo attraverso la scrittura: per questo continuerò
Segue un'interessante discussione sul valore della traduzione, e nei libri di Grossman si privilegia la ricerca del giusto equilibrio tra l'esotico della lingua e del mondo ebraico e il contesto familiare al lettore occidentale. Il titolo del prossimo libro dovrebbe suonare all'incirca come Caduto fuori dal tempo.
E così, tra canzoni in ebraico e la bellissima versione di Smile, l'incontro va verso la fine, che si realizza con un meraviglioso duetto tra Noa e Grossman che cantano una canzone ebraica, nella commozione generale.
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Ringrazio innanzitutto tutti gli autori che hanno deciso di raccontarsi e di incontrare il pubblico.
Ringrazio ancora una volta chi mi ha invitata all'evento.
Ringrazio i compagni di viaggio, di tweet, di terme e piscina durante il giorno, di aperitivi al Bar del Teatro, di cene per Pietrasanta e di cin-cin post-Anteprime.
Ringrazio l'organizzazione perfetta, la tecnologia e l'acustica perfetta.
Ringrazio chi ha interagito su Twitter, dal vivo e su facebook.
Alla prossima,
Gloria M. Ghioni
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