La biblioteca inglese
di Jorge Louis Borges
Einaudi, 2006
332 pp.
€ 24,00
Attendiamo il periodo
estivo, distensivo e dedicato al riposo, per approfittarne e
riempirne le ore calde o le piacevoli sere d'estate con tutte le
letture che magari durante l'anno non siamo riusciti ad
intraprendere. Tra queste, se non altro per me, occupa un posto privilegiato La biblioteca inglese di
J. L. Borges che ci riporta idealmente alle aule dello Studium.
Questo
testo nasce come la trascrizione di venticinque lezioni di
letteratura inglese tenute da Borges all'Università di Buenos Aires
nel 1966. Fin qui niente di particolare. Non è la prima volta che mi
accosto ad un testo formato da appunti presi durante le lezioni o di
lezioni sbobinate dagli alunni, come in questo caso. In molti,
durante gli anni universitari abbiamo studiato o lavorato allo stesso
modo.
Accostarsi
a La biblioteca inglese significa
scoprire un valore particolare. Primo fra tutti è scoprire il prof.
Borges ed il suo spirito da insegnante.
Di pagina in pagina queste lezioni non fanno altro che trasmettere un attaccamento al testo, al racconto, mettendo quasi al margine l'autore od il contesto in cui il testo nasce. Borges comunica ai suoi alunni l'amore per la letteratura inglese conducendoli per mano nelle pieghe della lingua, della grammatica, del significato delle semplici parole, con concetti e citazioni che si ritroveranno nelle sue opere letterarie. L'autore di ogni singolo testo, con le sue doti ed i suoi modi espressivi, diviene un mezzo di trasmissione dell'universo letterario che affascina. L'attenzione per le parole, per le forme linguistiche, per le tecniche poetiche, per la trama del racconto riempie queste pagine semplici e dirette. Il prof. Borges nella sua aula non solo ha insegnato la letteratura inglese ai giovani che aveva di fronte ma ne è stato il narratore, quasi il moderatore, che trasmette e comunica riformulando e riempiendo gli autori e i loro testi di un fascino suggestivo e stimolante quale testimonianza del piacere che egli stesso aveva provato nella lettura.
Di pagina in pagina queste lezioni non fanno altro che trasmettere un attaccamento al testo, al racconto, mettendo quasi al margine l'autore od il contesto in cui il testo nasce. Borges comunica ai suoi alunni l'amore per la letteratura inglese conducendoli per mano nelle pieghe della lingua, della grammatica, del significato delle semplici parole, con concetti e citazioni che si ritroveranno nelle sue opere letterarie. L'autore di ogni singolo testo, con le sue doti ed i suoi modi espressivi, diviene un mezzo di trasmissione dell'universo letterario che affascina. L'attenzione per le parole, per le forme linguistiche, per le tecniche poetiche, per la trama del racconto riempie queste pagine semplici e dirette. Il prof. Borges nella sua aula non solo ha insegnato la letteratura inglese ai giovani che aveva di fronte ma ne è stato il narratore, quasi il moderatore, che trasmette e comunica riformulando e riempiendo gli autori e i loro testi di un fascino suggestivo e stimolante quale testimonianza del piacere che egli stesso aveva provato nella lettura.
Questo
risulta chiaro da una sua espressione:
“Ho preferito
insegnare ai miei studenti non tanto la letteratura inglese, ma
l'amore per certi autori, o meglio ancora, per certe pagine, o meglio
ancora, per certe frasi".
Ecco
il metodo. Non solo insegnare letteratura, e nel caso particolare la
letteratura inglese, ma formare, forgiare e contagiare con la
passione per il testo scritto facendo gustare centellinando la
bellezza della forma d'arte letteraria, nelle mutevoli iridescenze
che procedono dal Medioevo fino al XIX secolo.
Dalla
lettura sembrano quasi lezioni informali, poco accademiche o
cattedratiche, quasi delle conviviali conversazioni. Lezioni capaci
quindi di appassionare non solo gli amanti od esperti della
letteratura inglese, ma di ogni letteratura.
Francesco Bonomo
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