di Dìaz Canales e Juanjo Guarnido
Editore it.: Rizzoli Lizard
volumi pubblicati: 4
prezzo: € 17 (per albo)
Se pensate che l'aggettivo felino si
riferisca all'intuito di John Blacksad, protagonista di questa serie
a fumetti, vi sbagliate di grosso: Blacksad è letteralmente un
felino, un gatto nero per la precisione.
La
Disney ci ha abituati da tempo a personaggi animali antropomorfi,
Topolino, Pippo, Paperino e tutta la loro combriccola ormai sono
famigliari praticamente a chiunque, ma l'opera degli spagnoli Juan
Dìaz Canales (testi) e Juanjo Guarnido (disegni) si discosta
parecchio dai fanciulleschi prodotti Disneyani dando nuovo
significato agli animali antropomorfi nel mondo dei fumetti.
Juanjo
Guarnido infatti si dimostra abilissimo nel caratterizzare un
personaggio attraverso l'animale di partenza che subisce il processo
di antropomorfizzazione sfruttandone le peculiarità intrinseche che
si riflettono inevitabilmente sul personaggio finale. E' così
infatti che le donne sensuali sono spesso delle feline dalle movenze
sinuose, che il commissario di polizia ha la testa da severo cane
pastore tedesco e che i criminali o i fuorilegge presentano le
sembianze di viscidi rettili.
La
serie, vede i suoi albori nel 2000, anno in cui viene pubblicato il
primo albo, Da qualche parte tra le ombre,
in Francia dall'editore Dargaud.
L'opera rappresenta l'esordio dei due autori nel mondo della
letteratura illustrata e segna subito un incredibile successo di
pubblico grazie alla trama semplice e avvincente, ma soprattutto
grazie all'impatto visivo dell'opera e al carisma del protagonista.
John Blacksad è un detective privato, duro e disincantato, ma dal
cuore tenero, che si muove nella New York degli anni cinquanta per
portare a termine i casi che gli vengono assegnati.
La sua
prima avventura è seguita da altre tre, arrivando ad un totale di
quattro albi che compongono la serie e che in ordine cronologico di
pubblicazione sono:
- Da qualche parte tra le ombre
- Arctic Nation
- Anima rossa
- L'inferno, il silenzio
La serie rientra
nella più classica tradizione del giallo hardboiled, con qualche
ammiccata al cinema noir americano. I clichè del genere ci sono
tutti: cattivi senza scrupoli, sicari un po' sbadati, donne attraenti
e misteriose, aiutanti più o meno onesti e il cinico detective che
lotta per non annegare nel marasma di putridume sociale che lo
circonda. Tuttavia la serie risulta sempre gradevole grazie alle
tinte gialle e nere e il sapore un po' dolce e un po' amaro delle
vicende narrate e illustrate.
Particolar menzione
merita l'episodio Arctic Nation che affronta il tema della
discriminazione razziale con un intreccio davvero avvincente superato
solo da quello de L'inferno, il silenzio che catapulta il
lettore nello scenario della musica Jazz degli anni cinquanta dove
Blacksad si trova alle prese con un mistero che gravita attorno alla
vita di un gruppo di talentuosi musicisti finiti in rovina (a quanto
pare) per via dell'eroina.
Da un punto di
vista tecnico Blacksad è un'opera di raffinata qualità sia per quel
che riguarda il narrato e i dialoghi sia per quanto concerne il
disegno.
La narrazione avviene sempre in prima persona da parte del protagonista stesso che è stato fornito di una parlantina tagliente e riflessiva che non può fare a meno di accattivare il lettore:
La narrazione avviene sempre in prima persona da parte del protagonista stesso che è stato fornito di una parlantina tagliente e riflessiva che non può fare a meno di accattivare il lettore:
A volte, quando entro nel mio ufficio, mi sembra di camminare in mezzo alle rovine di un'antica civiltà. Non tanto per il disordine che regna sovrano, quanto, più probabilmente, perché mi ricorda le vestigia dell'essere civilizzato che sono stato un tempo.
Non è da meno la
veste grafica dell'opera, che è il suo vero punto di forza. Gli
acquerelli di Guarnido lasciano veramente a bocca aperta per la
maestria con la quale sono eseguiti e per l'atmosfera anni cinquanta
che conferiscono agli albi grazie ai toni un po' sbiaditi che
riportano alla mente il cinema americano di qualche decennio fa.
Oltre ai personaggi, anche gli ambienti newyorkesi sono resi alla
perfezione e con accuratezza storica, conferendo quel tocco di
realismo che fornisce l'opera di un'ulteriore marcia in più per
stupire e incantare con il suo gusto retro.
La serie viene
pubblicata in Italia da Rizzoli e ogni volume costa circa 17 €, un
prezzo più che accettabile se consideriamo la qualità dell'albo e
l'indiscusso valore artistico dell'opera che entra di diritto tra i
cult del genere fumettistico.
Blacksad è in definitiva una serie da possedere assolutamente: un vero, preziosissimo pezzo da collezione.
Blacksad è in definitiva una serie da possedere assolutamente: un vero, preziosissimo pezzo da collezione.
A. Dario Greco