Editori in Ascolto - Navarra Editore
-- intervista a Serena Bella --
E' nata nel 2003 con l'obiettivo di pubblicare un giornale
quotidiano free press di impegno civile in una città siciliana, Marsala.
Sentivo l'esigenza di una informazione più capillare nel territorio in grado di
raggiungere quanti non leggono i quotidiani tradizionali e di farlo con un
linguaggio semplice, chiaro e diretto.
Come è composta la vostra redazione? Accettate curricula?
Noi abbiamo due sedi: una a Marsala che continua a curale il
giornale quotidiano free press 'Marsala c'è' ed una sede a Palermo che lavora
nel settore librario. Le due sedi hanno evidentemente una strutturazione
diversa. La sede di Palermo segue la
filiera del libro dal lavoro redazionale a quello di comunicazione. Sono
affidati all'esterno, seppur in stretto contatto, il lavoro grafico e quello di
stampa. Si, accettiamo curricula.
Qual è stata la vostra prima collana? E il primo autore?
La prima vera e propria collana è stata 'Fiori di campo'
dedicata a episodi legati alla storia di personalità che hanno segnato la
nostra vita (primo libro della collana 'Amore non ne avremo' che raccoglie le
poesie scritte da Peppino Impastato) ed il primo libro 'Riso all'ortica' di
Renato Polizzi, uno straordinario affresco di satira di costume.
Se doveste descrivere in poche parole il vostro lavoro
editoriale, quali parole usereste?
Un lavoro di artigiani con il gusto continuo di scoprire,
cercare, raccontare
A distanza di nove anni dalla fondazione della vostra casa
editrice, quali obiettivi ritenete di avere raggiunto e a quali puntate?
A Più Libri Più Liberi |
Riuscire ad avere un catalogo ricco e variegato composto da
scrittori 'giovani' e testi con firme prestigiose insieme all'aver restituito
alla memoria collettiva frammenti di storia importante del nostro Paese. Gli
obiettivi nel futuro sono tantissimi: aprire un settore legato all'editoria per
ragazzi, rafforzare con idee nuove le nostre collane, potenziare il lavoro
sugli eventi culturali, sperimentare nuove forme per avvicinare le persone al
mondo del libro.
Un libro che vi è rimasto nel cuore e che continuerete a
riproporre al vostro pubblico.
Mai chiedere ad un editore quale dei suoi figli ama di più.
Come vi ponete nei confronti delle nuove tecnologie?
Aperti, curiosi, attenti.
Cosa pensate delle mostre-mercato del libro? Hanno accusato
forti cambiamenti negli ultimi anni?
Le mostre-mercato sono strumenti utili seppur credo lo siano
ancora di più i Festival ben costruiti e programmati. Noi ci siamo sperimentati
nell'organizzazione a Palermo del festival del libro 'Una marina di libri' che
ha registrato quasi 30mila visitatori in tre giorni con un cartellone
ricchissimo di eventi, personalità, suggestioni narrative con linguaggi
diversi. I cambiamenti fanno parte del normale flusso della vita, leggerli è
sempre un dovere.
Come vi ponete nei confronti dell’editoria a pagamento e del
print-on-demand?
Ci battiamo contro l'editoria a pagamento considerandola un
modo di banalizzare il mondo del libro e di sfruttare le speranze degli
scrittori.
Ritenete che il passaparola informativo, tramite blog o siti
d’opinione, possa influenzare il mercato librario? E la critica tradizionale?
Sono strumenti utili come altri, il campo della
comunicazione editoriale deve tenerne conto anche se deve avere sempre il
coraggio di sperimentare anche ciò che, prevedibilmente, si espone a critiche.
Ecco, una parola importante nel campo editoriale è 'osare', avere cioè la
capacità di percorrere strade inesplorate.
Pubblico: quali caratteristiche deve avere il vostro lettore
ideale?
Deve essere un pubblico curioso e al quale non sia
indifferente quello che gli accade intorno.
Un aspirante scrittore può proporvi i propri manoscritti?
Come deve fare? Sono graditi consigli!
Una marina di libri 2012 |
Noi abbiamo regolamentato l'invio dei manoscritti e tutte le
informazioni sono sul nostro sito www.navarraeditore.it Un suggerimento che do
sempre agli scrittori è di non inviare casualmente il proprio testo ma di fare
prima una selezione tra le case editrici, selezionando quelle che per profilo
editoriale rispondono meglio al libro che si vuole sottoporre in lettura e
valutazione.
Avete un sassolino nella scarpa o un piccolo aneddoto da
raccontarci circa la vostra casa editrice?
Quando iniziai con la pubblicazione del quotidiano free
press molti mi considerarono un pazzo (in parte ovviamente e per fortuna lo
sono). In Sicilia si dice 'megghiu 'a strada vecchia chi la nova picchì sapi
chiddu chi perde ma no chiddo chi trova' (meglio percorrere la strada vecchia
che una nuova perchè si sa quello che si lascia e non si sa quello che si
trova). Ecco...questo è un proverbio che non amo, nella vita come in editoria
la capacità sta nel percorre con coraggio strade nuove.
Due in particolare: 'Pino se lo aspettava' dedicato a padre
Puglisi nella collana 'Fiori di campo' e Appuntamento a La Goulette' storia dei
150mila italiani emigrati in Tunisia. Due affreschi che aiutano molto a
comprendere l'oggi e a fare memoria critica della nostro storia.
Grazie per la vostra partecipazione e un grande in bocca al lupo!
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Intervista a cura di Gloria M. Ghioni