Il
22 febbraio ha avuto inizio, a Cinisello Balsamo, il Festival Tra le righe,
dedicato alla piccola e media editoria indipendente. La sede della
manifestazione, il Centro Culturale Il Pertini, è un luogo tutto da scoprire.
Aperto dal settembre dello scorso anno, riscuote sempre più successo. La
biblioteca e i servizi culturali sono stati trasferiti qui e il Centro è
diventato un luogo di aggregazione non solo per Cinisello, ma anche
per Milano e i paesi vicini. Una struttura nuovissima, luminosa, dai colori
vivaci e piena di giovani che vi leggono e studiano. Incarna un’idea dinamica di biblioteca,
nata con lo scopo di offrire servizi
culturali in senso ampio. È un luogo perfetto come sede di un Festival che
vuole creare occasioni di incontro. Tra le righe è una tre giorni
ricca di eventi: dalle presentazioni ai workshop, dalle tavole rotonde ai
reading, dai laboratori agli incontri autori-editori. Tutti i soggetti della
filiera editoriale sono coinvolti nel tentativo di condividere momenti di
lettura e – perché no – di sperimentazione e innovazione. Il programma del
Festival si caratterizza per una forte attenzione alla letteratura per l'infanzia e alle nuove tecnologie. A queste, in particolare, sono dedicati, ogni giorno, workshop di mezz’ora sulla lettura digitale, l’utilizzo
di e-reader, il prestito digitale.
La mia prima giornata di festival è
cominciata proprio con una tavola rotonda su “Editoria cartacea e digitale.
Libri, lettori e biblioteche”. Curata dal CSBNO (Consorzio Sistema
Bibliotecario Nord-Ovest), il più grande consorzio bibliotecario italiano e
principale partner della manifestazione, è stata una occasione di incontro tra
Gianni Stefanini, Direttore Generale del Consorzio, Matteo Brambilla di
BookRepublic, libreria italiana online dedicata agli e-book e Paolo Lucini di CSBNO in veste di rappresentante di Media Library On Line, primo network italiano di biblioteche digitali
pubbliche, piattaforma per il prestito digitale nelle biblioteche italiane, nonché
importante sistema di distribuzione di libri e tante altre tipologie di oggetti
digitali. L’aspetto interessante del progetto è la sua notevole estensione: allo
stato attuale raggruppa circa 2500 biblioteche
e collabora con Edigita, la più importante piattaforma distributiva di
e-book in Italia. I relatori si sono confrontati sui numeri e le forme della
lettura digitale, sul problema della pirateria e l’adozione di social DRM (Digital Rights Management). È stata
sottolineata più volte la necessità di sensibilizzare gli editori e i
bibliotecari. Questi ultimi, in particolare, fanno spesso fatica a stare al
passo con i cambiamenti e a comprendere pienamente il significato della biblioteca
digitale come nuovo media. La strada da percorrere dovrebbe essere quella della
diversificazione degli investimenti, in modo da rivedere la quota da destinare
a libri fisici, documenti multimediali, libri digitali. Infondo, anche per le
biblioteche digitali si pongono problemi di carattere organizzativo e
strutturale che sono simili al cartaceo, primo tra tutti quello di riuscire,
per i piccoli, a entrare nella catena distributiva e di fare i conti con un’utenza
ancora largamente frammentata.
La
prima giornata rende già perfettamente l’idea di come sia plurale l’offerta di
eventi di un Festival che vuole valorizzare la bibliodiversità del nostro
paese. In un momento di crisi come quello attuale, solo l’alleanza tra i
soggetti della filiera può portare al superamento dell’impasse.
Non
perdete domani la cronaca della seconda giornata Tra le righe!
[Vi
ricordo che potete consultare il programma completo della rassegna qui.]
Claudia
Consoli