La
neve non ha fermato gli eventi di ieri a TraLeRighe con cui si è conclusa la
tre giorni dedicata alla piccola e media editoria indipendente. Tra
le presentazioni ricordiamo Poesismi
di Donato Di Poce edito da Onorica. L’autore si è soffermato sulla
natura della sua produzione letteraria a metà tra l’aforisma e la poesia,
poesismo, appunto, che riflette le qualità tipiche del genere come la brevità, la doverosa necessità di sintesi (“Amo la brevità
anche quando scrivo aforismi mi sento logorroico”.) e la soggettività. Un
certo eco malinconico fa da sfondo
agli aforismi di Di Poce e denuncia le sue ispirazioni letterarie: Leopardi e Flaiano. La conoscenza di Alda
Merini, invece, che come l’autore ha ricordato “parlava per aforismi”, lo stimola a intraprendere questo genere che
implica sempre profondità e ponderazione a dispetto della sua immediatezza.
Tra
le altre fonti di di Di Poce, Pensieri
Spettinati del polacco Stanislaw Lec
e l’opera di Bruno Munari, artista poliedrico
e poeta, alla base della formazione dell’autore che è anche critico d’arte e
fotografo. OniricaEdizioni di Trezzano Rosa (MI) è una realtà vivace che
mette tra i suoi punti fermi la trasparenza allo scopo di accorciare le distanze
con il lettore e fornire sempre un prodotto di qualità, dalla narrativa (collana
Visioni) alla poesia (I Sogni) passando per generi pensati per bambini e
ragazzi (Le Fantasie). Da tre anni, con
il sostegno del Comune di Castellina Marittima (PI) organizza il concorso Poetika che promuove il talento di
aspiranti poeti.
Alle 17 Antonella Polenta, biologa e scrittrice, ha fatto conoscere al pubblico il suo ultimo romanzo Murder. Omicidi a Natale di Enzo Delfino Editore, con base a Roma che oltre ai libri propone corsi di redazione e scrittura creativa ma anche servizi editoriali e valutazione di inediti.
Le
quattro storie di Murder si inseriscono nel genere giallo con leggere sfumature horror e hanno come elemento
comune il Natale e le sue tradizioni in tre posti diversi: la Lapponia, Londra
e Palermo. Il capoluogo siciliano ha dato spunto all’autrice che ha ambientato
una storia nelle Catacombe dei Cappuccini, un luogo che ha stimolato la sua
fantasia.
Due
eventi per i bambini hanno animato il pomeriggio. Il primo è stato “Diritti in tasca” organizzato da Spazio - Essere bambini è bellissimo, un
free press dedicato interamente ai più piccoli in cui collaborano illustratori,
scrittori, fotografi. Il direttore di Spazio, Elisa Massoni, insieme ad Alessandra, hanno coinvolto i bambini
alla scoperta dei diritti. Il laboratorio è stato presentato il 17 novembre
2012 al Museo del Novecento di Milano in
occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
che si celebra ogni 20 novembre da quando nel 1989 l’Assemblea Generale dell’Onu approvò
la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
I
bambini, sotto l’occhio attento e orgoglioso dei genitori, hanno dimostrato curiosità
e perspicacia senza alcun dubbio su quali fossero i loro diritti inalienabili: giocare,
imparare, essere amati.
Il
secondo appuntamento è stato con la scrittrice Maria Re che ha dialogato
con i ragazzi sui temi del suo libro Storie
dell’Universo. In quattro storie illustrate vengono messi in scena i grandi
quesiti della scienza attraverso un piglio divertente ma anche avvincente
stimolando i lettori a scoprire i misteri di ciò che ci circonda.
Storie
dell’Universo è edito da Zephyro,
casa editrice di Treviglio (BG) che si occupa principalmente di psicoanalisi. Leggendo molto dell’argomento,
consiglio di consultare il sito www.zephyro.it
in cui sono segnalati eventi sul tema e si possono anche trovare articoli di
approfondimento. Inoltre la pagina ospita la libreria Psicoanalisi Bookshop uno store on line molto fornito e sempre
aggiornato.
La
neve non ha giocato a favore del Festival, che nell’ultima giornata ha
registrato un’affluenza piuttosto limitata, soprattutto alle presentazioni. In
generale, gli espositori hanno lamentato la scarsa partecipazione, forse dovuta a un evento alla
sua prima edizione ma anche alla disposizione degli stand e soprattutto degli spazi
dedicati agli incontri non ben delimitati e che tendevano a confondersi con il
resto. Un peccato perché il Pertini è davvero un bel centro che potrebbe
offrire molto in termini di organizzazione. Ora
non ci resta che attendere il bilancio finale e le nuove prospettive per il
2014!
A
cura di Martina Pagano