Il seggio vacante
Titolo originale: Thecasual vacancy
di J.K. Rowling
Salani editore
pp. 553, € 22
pp. 553, € 22
Pagford è un tranquilla circoscrizione ai bordi della città di Yarvil. È un piccolo villaggio con la piazza fatta di ciottoli e le finestre decorate da tende in pizzo e gerani dai colori perfetti. Il governo di questo angolino di mondo è retto da un consiglio, formato dalle persone più importanti della comunità: il medico, il giornalista, il droghiere… Barry Fairbrother, uomo con barba e capelli rossi, è una di queste personalità. Un improvviso aneurisma lo stronca a quarant’anni, la sera del suo anniversario di matrimonio, e lascia la comunità sconvolta, orripilata e basita; ma anche interessata. Perché nel consiglio si è creata una“vacanza improvvisa” ed inizia la lotta per prendere il suo posto. Perché dietro all’interno delle case vittoriane dai giardini perfettamente curati si nascondono invidie, feroci pettegolezzi e lotte intestine che minacciano di spaccare il piccolo centro.
Si è detto tutto e il contrario di tutto su questo romanzo corale. Che è geniale; che è pessimo: che trasuda realismo: che è scritto in maniera semplicistica: che conferma la Rowling come grande scrittrice: che è il tentativo fallito della Rowling di dimostrare di non essere solo un’autrice per bambini.
È scioccante, su questo non si può discutere. L’autrice, come da lei stessa dichiarato in un’intervista, non è e non vuole essere la baby sitter dei nostri figli. L'esperimento le è riuscito al di là di ogni aspettativa.
È duro, ai limiti del tagliente.Ed è la prova che, anche senza bacchetta, la Rowling sa usare fluidamente carta e penna ed è in grado di regalare eccezionali storie per adulti.
Il mondo di Pagford, per quanto lindo e ordinato, cela una serie di lotte su più livelli, giocate in maniera pesante e senza nessun fair play.
Al primo livello troviamo la lotta politica.
- Così adesso nel Consiglio locale c’è un posto vuoto- commentò Ruth, dopo che Miles e Samantha, nel racconto di Shirley, ebbero ceduto la scena a Tessa e Colin Wall.- Si chiama vacanza imprevista- la corresse Shirley, gentile.
Il paese è da sempre diviso sulla questione dei Fields, quartiere popolare ai limiti della giurisdizione che ha portato tossicodipendenti e disoccupati a lordare le tranquille vie e l’esclusiva scuola. Barry Fairbrother è il più strenuo difensore del quartiere mentre l’imponente Howard Mollison, imprenditore e salumiere, perbenista e benpensante vorrebbe cancellarlo dai loro confini. Alla morte di Barry ci si accapiglia per il suo posto perché un voto a favore, o contro, i Fields può rovesciare l’intero equilibrio della comunità.
Al secondo livello troviamo la lotta generazionale. I giovani di Pangford contro i genitori. Troviamo il giovane Andrew Price che odia il padre violento e prevaricatore. “Ciccio”Stuart Wall, figlio del vice-preside della scuola e ragazzino con la tendenza a sentirsi un superuomo indifferente a sentimenti ed emozioni. Krystal Weedon, abitante dei Fields e “progetto di recupero sociale” di Barry Fairbrother, in lotta contro la madre tossica. Tutti i ragazzi del villaggio hanno un motivo,reale o immaginario, per odiare i propri genitori. Oltre alla classica lotta adolescenziale, questo livello si incastra nel primo quando il “Fantasma di Barry Fairbrother” inizia a rivelare sul sito del consiglio le piccinerie e i segreti dei concorrenti al seggio vacante.
Il terzo ed ultimo livello, più labile, è rappresentato dalle lotte intestine in famiglia. Samantha Mollison, moglie del figlio di Howard, detesta la suocera che a sua volta odia la socia in affari del marito. Gaia, bellissima e giovane londinese, odia la madre per averla obbligata al trasferimento in quel microscopico cosmo.
Buona parte dei lettori mondiali conosce Harry Potter e ha seguito le avventure del giovane mago con entusiasmo e fedeltà. In sette volumi tutti noi siamo sempre stati focalizzati sul mondo magico, su cosa accadeva ad Hogwards e sulla vita di Harry. Nessuno di noi, credo, ha mai spostato per un momento lo sguardo sul mondo babbano e si è mai chiesto come in realtà si vivesse in Privet Drive, quali fossero i personaggi più caratteristici e quali problemi o invidie si nascondessero nelle vie ortogonali del sobborgo di Londra.
“Il seggio vacante” potrebbe illustrare la realtà propria di Privet Drive. Chi non rivede nel grasso Howard Mollison il moralista Vernon? E in sua moglie Shirley la pettegola Petunia?
Qui i ragazzini non agitano bacchette o libri di incantesimi, ma padroneggiano benissimo le siringhe, gli spinelli e (si, quasi stona dalla penna della Rowling) hanno fortissimi impulsi sessuali e hanno rapporti e si masturbano con regolarità e naturalezza.
Questo lavoro può urtare, è vero; ma di sicuro non ha lasciato nemmeno un lettore indifferente.