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Il Salotto - Il terzo libro di Debora De Lorenzi

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Quest’anno è appena uscito il tuo Un Fiore d’ombra per Butterfly Edizioni, che abbiamo recensito su CriticaLetteraria (clicca qui per la recensione): si tratta del tuo terzo libro. Se dovessi tracciare un percorso tra le tue opere, cosa diresti?

Tre bellissime storie, che mi hanno appassionata in crescendo, una più dell’altra. Quest’ultimo romanzo, “Un fiore d’ombra”, credo sia il migliore. Per ora.

Nel pavese, ma ormai non solo, hai moltissimi fans; sei molto presente nelle fiere librarie e so che non rifiuti mai un autografo. Qual è il tuo rapporto coi lettori? Dove possono contattarti?


In effetti sono in tanti a scrivermi attraverso il web. La cosa mi sorprende sempre. Io rispondo a tutti, sempre, anche se purtroppo, per ovvie ragioni, non in tempi brevissimi. Di tanto in tanto, ricevo anche lettere cartacee… Il fatto che un lettore apprezzi i miei romanzi a tal punto da cercarmi per comunicarmi la sua stima è appagante oltre ogni dire. Trovo piacevole essere presente nelle fiere, incontrare la gente, placare le varie curiosità. Non rifiuto mai un autografo? E come potrei? Mi sento omaggiata ogni volta che mi viene richiesto. Accettare di firmare un libro, o posare per una fotografia è il mio modo di ringraziare il lettore. Mi si può contattare attraverso facebook , su mio sito Wordpress oppure attraverso la casa editrice: http://autoributterflyedizioni.wordpress.com/debora-de-lorenzi

Cosa ne pensi del web come canale per la promozione dei tuoi libri? Trovi che il passaparola dei blog sia utile?

E’ un metodo che, per quanto mi riguarda, funziona, anche se l’etichetta “autori emergenti” ghettizza un tantino, nei Blog. Seguire la promozione dei miei romanzi mi ruba tempo che preferirei dedicare alla scrittura, di conseguenza riconosco utilissimo il passaparola. Io personalmente visito solo determinati siti (come Critica Letteraria), per sbirciare le novità proposte. Non seguo quasi mai i Blog e ancora più raramente intervengo in una discussione. Leggo le recensioni solo quando ho già terminato un romanzo, per confrontare le opinioni altrui con le mie. Ma questo perché mi piace scegliere un libro dalla copertina o dal titolo; evito persino la trama per non perdere il gusto della sorpresa durante la lettura.

Sei scrittrice, ma anche moglie e mamma: come trovi il tempo di scrivere? Vuoi rivelarci qualche segreto?

Bella domanda, come lo trovo? Non saprei, io sono semplicemente me stessa, quindi scrittrice, moglie, mamma e donna che lavora… Ammetto di bruciare spesso la cena, ma per il resto me la cavo!
Sarà che dormo molto poco e quasi mai negli orari consoni?  Il segreto, sta nell’organizzazione!  E poi… il fatto di avere a fianco un uomo che mi accetta e mi ama anche nelle mie imperfezioni, ha la sua dannata importanza…

Da una scrittrice di fantasy, non possiamo che chiederti quali sono i tuoi autori preferiti e se hai qualche modello particolare.

Oddio… sono così tanti che non finiamo più! Vediamo, ti faccio i primi nomi che mi vengono in mente: Zafòn e la Gleason, la Huff, Wallace, Daniel O’Malley Keri Arthur e la Harris mi piacciono molto tra gli autori Urban Fantasy. Anche i primi libri della Hamilton sulla serie di Anita Blake sono entusiasmanti, peccato che poi abbia abbandonato la fantasia per scadere sul commerciale. Ultimamente ho scoperto La Paoloni che scrive divinamente (“La discendente di Tiepole” mi ha tenuta incollata alle sue pagine per tutta la notte). E poi, Pamela Boiocchi, Laura Bellini. Anche Elisa S. Amore trovo sia una discreta penna. Purtroppo per te, apprezzo anche molti altri generi oltre all’Urban fantasy, per esempio i romanzi storici e d’avventura: ho appena finito di leggere “Mary Read” di Michela Piazza e giuro che quando ho chiuso il libro sono entrata in crisi perché il personaggio mi mancava…
La Evanovich è il mio antidoto contro la depressione, insieme a Vanessa Vescera e Fabiana Andreozzi (due autrici che ho appena scoperto). E poi adoro il modo di scrivere di Isabelle Allende, apprezzo Ken Follet, Viviana Leo, Massimiliano Bellezza, Marco Siena, la Sanchez, la Lawrenson, Paolo Giordano, Saviano… le poesie della Merini, di Neruda, della Brozi o la prosa/poesia della Cingolo, Suskind…  E ci sono tutti i classici, specialmente quelli per ragazzi e le favole… (Rodari è meraviglioso)… Te l’avevo detto che non finivamo più, e non siamo nemmeno a metà dell’elenco…

Se dovessi immaginarti da qui a dieci anni, cosa ti piacerebbe vedere per il tuo futuro di scrittrice?

La cosa che desidero di più, è vedere i miei libri esposti in libreria al pari di tutta la narrativa straniera che l’Italia importa, senza considerare i talenti di casa propria. E magari, se mi permetti di osare… i miei romanzi tradotti ed esportati all’estero.

E nell’immediato… stai già scrivendo un nuovo romanzo?

Io sto sempre scrivendo. Sono piuttosto concentrata sul quarto romanzo, ma ci sono già anche una quinta, una sesta e una settima storia abbozzate che aspettano solo che io le sviluppi…

Grazie per il tempo che ci hai dedicato e buona fortuna!