Torino, Parco del Valentino (19 aprile 2013) |
Cari amici lettori,
sia chiaro: una primavera così proprio non ce l'aspettavamo! L'unico lato positivo di tanta pioggia è avere ancora il piacere di chiudersi in casa con un buon libro come ottima compagnia, o almeno come conforto. Che dire di aprile? Non solo il più crudele dei mesi; abbiamo avuto anche belle occasioni per parlare sul libro: ci sono stati gli incontri con #EditoriaInProgress (qui le cronache) e la premiazione del Calvino #Lafinale26 (qui il resoconto), Claudia Consoli ha intervistato Mattia Signorini e abbiamo viaggiato con Marco Caneschi per le vie mitteleuropee e per i ricordi insanguinati di Auschwitz. E poi... abbiamo aiutato a organizzare il festival "3/4 di weekend", che si terrà il 4-5 maggio a Pavia.
Anche questo mese vi proponiamo qualche titolo nuovo e qualche altro che è sempre bene tenere a portata di mano nelle nostre librerie.
Buona lettura!
La redazione
Claudia consiglia:
Improvvisi per macchina da scrivere di Giorgio Manganelli(leggi le nostre Pillole Di Autore)
Debora consiglia:
Lo Hobbit di Tolkien
(qui il nostro speciale CritiCINEMA)
Perché: ad aprile è finalmente uscito in DVD il primo film di una trilogia tratta dal romanzo Lo Hobbit,
è il momento perfetto per riscoprire o rileggere ancora questa favola di coraggio e amicizia del grande maestro
del fantasy Tolkien.
A chi: ha nostalgia della terra di mezzo, della Contea, delle sue storie e avventure
Francesca C. consiglia:
Norwegian Wood di Murakami Haruki
(leggi qui la recensione)
Perché: perchè è un libro estremamete poetico, che comunica molto al lettore in termini di sensazioni e che fa riflettere sul significato della vita (e della morte).
A chi: a chi è in cerca di una lettura di sostanza e non ha paura di affrontare un percorso tematico impegnativo.
Giulia consiglia:
Il nome della rosa di Umberto Eco
Perché: per perdersi nel complicato mondo creato dall'autore. Un piccolo universo costituito da un'abbazia che è labirinto sotto ogni punto di vista. E perchè bisogna trovare la fila di molliche di pane che ne permettono l'uscita.
A chi: a chi non riesce a decidersi se tirare giù dallo scaffale un romanzo storico o un romanzo giallo.
Gloria consiglia:
Il libro nero di Giovanni Papini
(leggi Pillole di Autore)
Perché: perché è straordinaria la lungimiranza, con il cinismo di un grande critico della società.
A chi: a chi vuole riscoprire un autore ingiustamente accantonato.
Gloria consiglia:
Il libro nero di Giovanni Papini
(leggi Pillole di Autore)
Perché: perché è straordinaria la lungimiranza, con il cinismo di un grande critico della società.
A chi: a chi vuole riscoprire un autore ingiustamente accantonato.
Isabella consiglia:
Endgame di Samuel Beckett
Perché : è commistione di Letteratura, Filosofia e Teatro, è l’apice dell’ironia estremamente tragica.
A chi: vuole divertirsi con le frasi spezzate, col nonsenso dei significati, a chi vuole provare a ricostruire parole unendole, senza riuscirci. A chi ama soffermarsi.
Laura consiglia:
Una questione privata di Beppe Fenoglio
(leggi qui l'invito alla lettura)
Perché: perché leggere un racconto sulla Resistenza fa bene al cuore e alle coscienze, soprattutto in tempi come questi, in cui ha un vero valore civile ricordare parole come "ideologia".
A chi: a chi si fida del mio giudizio o, altrimenti, di quello di Italo Calvino, che definì Una questione privata "il romanzo che tutti avevamo sognato".
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