Due
Andrea Biondi
Narcissus Self Publishing, 2012
Si sorride spesso leggendo Due, romanzo d'esordio di Andrea Biondi, pubblicato al momento solo in ebook, storia a metà tra l'azione e il giallo ambientata nell'appennino Romagnolo. Ci si ritrova a "fare il tifo" per Romano, giornalista sportivo un po' piacione, che è partito per la casa di montagna dei suoi nonni, a Maciano, nel Montefeltro, pregustando un fine settimana di solitario relax, e si ritrova invece coinvolto in una vicenda complessa, strana e rischiosa, che metterà in discussione molti aspetti della sua vita. E tutto questo grazie (o per colpa) di Giulia, bella, misteriosa, vagamente "gne gne" (ma è un prima impressione, poi ci si ricrede), incaricata di proteggere Romano dall'imminente pericolo di morte.
Sotto una pioggia che non si decide a smettere i due cercano di non essere sopraffatti da un complotto che affonda le radici nel passato. Il racconto a due voci della vicenda, si intreccia ad una terza voce narrante che ogni tanto si insinua nella storia riportando schegge di eventi accaduti nel deserto librico del 1940, dove un ragazzino assiste all'ultimo atto di eroismo di Italo Balbo e di un manipolo di uomini che stanno remando contro al Duce.
Sotto una patina di storia leggera, senza pretese di alta letteratura, c'è il gioco scherzoso di un autore che non rinuncia a lasciare qua e là qualche traccia più profonda: riflessioni, punti di vista. E anche il racconto di momenti della nostra storia del Novecento sconosciuti ai più, come quelli già citati che coinvolsero Italo Balbo e i suoi uomini, oppure le oscure vicende dei servizi segreti italiani nel dopoguerra.
Scritto con ritmo e ironia, il romanzo dopo una prima impressione di lettura "leggera", offre inattesi spunti di approfondimento storico conditi dalle "perle di saggezza" di Romano che con la sua filosofia un po' da "pataca" un suo messaggio lo lascia.
Recensione di Carla Casazza
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