Da costa a costa
di Lorenzo Bracco e Dario Voltolini
BookSprint Edizioni, 2012
Da costa a costa è un
libro molto piacevole che racconta l’esilarante viaggio in crociera di due
amici, lo psicoterapeuta L e il paziente D. Si tratta di un divertentissimo
diario di bordo, scritto a quattro mani da Dario Voltolini (D), uno dei
migliori narratori italiani contemporanei, già autore del piccolo capolavoro Forme
d’onda, e da Lorenzo Bracco (L), medico di chiara fama.
Per cercare di “leccare le loro ferite” e
svagarsi un po’, D e L decidono di fare assieme una settimana di vacanza
scacciapensieri e, approfittando della promozione di una crociera a prezzi
stracciati, finalmente partono, portandosi nel viaggio i loro modi d’essere, le
loro manie e fissazioni, e i loro piccoli problemini.
D, essere sventurato e
camaleontico, si trasforma in conseguenza del contesto in cui si trova: è santo
quando la gente si aspetta di lui che sia santo, ubriacone quando la gente
vuole che lui sia un ubriacone. E se mangia latte o latticini di mucca emette
un odore di topo morto.
Il lagnoso e sfortunato
L, invece, può mangiare solo cibi senza glutine e ha una gamba rotta, causa di
una serie di disavventure che solo a raccontarle ci vorrebbe un altro libro.
I due, eredi marittimi
di Don Chisciotte, narrano le loro mirabolanti avventure all’interno della
nave, dotata di ogni comfort e con varie strutture ricreative, come la palestra:
“Le loro movenze nella sala ginnica sono misurate precise, agili e leggiadre come due Tir che fanno manovra nell’area di parcheggio dell’autogrill”e il teatro
“Il posto in prima fila, che, non si sa come mai, è rimasto libero per noi nonostante il ritardo, offre l’opportunità di vedere lo spettacolo da sotto le gonne delle ballerine.”
Non da meno sono le tragicomiche
peregrinazioni dei due amici nelle varie tappe di fermata del percorso, dalla
costa adriatica a quella tirrenica: Venezia, Bari, Corfù (con il suo monastero ortodosso di Paleokastritsa,
popolato da 8 monaci e 32 gatti), Malta, Napoli, Genova,
Marsiglia e Livorno.
Nel libro vengono perfino raccontati gli inconvenienti,
incontrati durante il processo di scrittura del diario di bordo, che producono
ulteriori lampi di comicità
“Un momento, perché D si è ferito mentre scriveva. Alle parole di L, D che era al computer girò il viso e andò a urtare contro la propria unghia ferendosi la guancia. Comunque si riprende prontamente come un antico guerriero e ricomincia a pestare sul computer.”
Finito il libro ti
resta una sensazione di freschezza e di allegria, e sembra quasi che a essere
andati in crociera siete stati in tre: tu, Bracco e Voltolini.