La meccanica del cuore
[Titolo originale: La mécanique du coeur]
di Mathias Malzieu
Universale economica Feltrinelli
pp. 145
8 €
pp. 145
8 €
È il giorno più freddo del mondo. Proprio oggi mi accingo a nascere.
Sulla vetta che domina la città
di Edimburgo, vive una strega. Si chiama Madeleine e tutti i città sussurrano
sui suoi esperimenti con gambe di legno, occhi di vetro e spine dorsali di metallo;
bisbigliano che mangi i bambini e frughi nelle tombe; sono certi che aiuti le
puttane a liberarsi di figli non voluti.
La notte più fredda del mondo si
verifica nell’anno 1874, nel mese di aprile: la brina ricopre il corpo dei
gatti di pailettes e il fiume si è mascherato da lago di zucchero a velo.
Uomini e donne si congelano sulle vie scoscese della città scozzese. Una
ragazzina dà alla luce un figlio non voluto nella casa della dottoressa
Madeleine. È uno scricciolo dai capelli rossicci e il cuore congelato dal
freddo innaturale. Per salvarlo, Madeleine inventa una delle sue geniali
protesi e permette al piccolo cuore di battere grazie ad un vecchio orologio a
cucù che viene inserito nel petto del bambino.
Jack rimane a vivere con la
strega: ad ogni battito del suo cuore, si alterna il tic-tac dell’orologio.
Ogni emozione troppo forte, rabbia, paura rischia di far saltare la delicata
meccanica che lo tiene in vita. Il suo cuore ticchettante è alla vista di
tutti, esposto e senza difese.
Poi un giorno, sulle strade non
più gelate di Edimburgo, Jack ascolta il canto di una piccola ballerina
spagnola, così delicata e deliziosamente sensuale da fargli risuonare
l’orologio in una sinfonica cacofonia. L’amore è il sentimento più pericoloso per
lui e il suo orologio a cucù, ma sordo agli avvertimenti di Madeleine, Jack
parte alla ricerca della sua piccola Miss Acacia. Accompagnato dallo
stravagante mago- orologiaio Mélières, si imbarca per un viaggio a cavallo di
un monopattino fino ad arrivare a Granada dove la sua amata vive. Nel circo
Extraordinarium potrà scoprire quanto l’amore sia un sentimento complicato,
bello e brutto al tempo stesso, tale da compromettere la sua meccanica del
cuore.
Ho letto il risvolto di copertina
solo dopo aver terminato il volume. Ho così scoperto che l’autore è il leader
di un gruppo rock, a quanto pare molto conosciuto e apprezzato in Francia.
L’avessi saputo prima non avrei probabilmente affrontato la lettura (a dispetto
della splendida copertina disegnata da Benjamin Lacombe, un piccolo capolavoro
già di per sé) perché sono della medievale idea che i cantanti debbano fare i
cantanti e gli scrittori, gli scrittori. Mi sarebbe sembrato di aver acquistato
un romanzo scritto dal leader dei Negrita.
Meno male che non l’ho scoperto
perché mi sarei persa una deliziosa favola che fa girare sulla lingua tanti
sapori differenti. C’è il pizzico di follia del romanzo piquaresco nel viaggio
che Jack fa con il suo monopattino per mezza Europa, in compagnia dello strambo
personaggio che voleva costruire un razzo di cartone per portare l’amore della
sua vita sulla luna. C’è un eco shakespeariano negli appuntamenti notturni e
pirateschi dei due giovani protagonisti che consumano il loro amore
fiammeggiante solo fino al canto degli uccelli del mattino. Pare di risentire i
malinconici personaggi dei cartoni di Tim Burton che hanno in loro anche ironia
e crudezza. Si può quasi osservare Jack e Miss Acacia, colorati e inquieti,
danzare sullo sfondo in tenui grigi di un teatrino di cartone, le loro figure così
delicate e sottili da poter essere soffiate via.
C’è poesia in ogni personaggio:
Miss Acacia, la splendida ballerina che non vuole mettere gli occhiali, perché
quella è la sua meccanica, il suo tentativo di difendersi dal mondo e per
questo sbatte spesso e volentieri contro ogni oggetto. Il vagabondo Arthur che
ha un “ossofono”come spina dorsale e che se batti con un martelletto può tirar
fuori le note di Oh When the Saint.
E Jack sopra a tutti.
Un ragazzetto fatto di sogni e
ticchettii, così ingenuo del mondo che porta il suo cuore là dove tutti lo
possono vedere e sentire. E che non sa quanto questo lo metterà nei guai.
Ah! Giusto per completezza: oltre
ad essere cantante e romanziere, Mathias Malzieu ha anche firmato, insieme a
Luc Besson, un lungometraggio su questa favola. Speriamo sia all’altezza del
storia.