Elisa Lucchesi, giovane insegnante toscana del 1976, dopo la laurea in Glottologia, a Pisa, ha perfezionato gli studi all'Università "La Sapienza" di Roma conseguendo nel 2004 il dottorato di ricerca in Linguistica storica e Storia della linguistica italiana. Dal 2012 è insegnante di ruolo di Latino e Materie Letterarie presso il Liceo Scientifico "E. Fermi" di San Marcello Pistoiese (PT). Nel Febbraio 2013 ha fondato il blog scolastico #unblogdiclasse, che attualmente dirige. In questa sua doppia veste di professoressa creativa e dinamica e blogger, ci ha raggiunti per un'intervista dedicata alla scuola di oggi e alla tecnologia.
Ricordo con piacere l’anno scorso
(quando ci sono conosciute, tra l’altro) che avevi avviato una splendida
iniziativa sulla Piramide del caffè
di Nicola Lecca (qui trovi la recensione e l'intervista), grazie alla collaborazione dello scrittore e di Mondadori. Ce
ne vuoi parlare?
Il progetto ha avuto inizio il 3
Marzo 2013. Nella recensione "Un caffè a lieto fine", pubblicata su Il Sole 24 Ore - Domenica, Roberto
Carnero suggeriva di far leggere nelle
scuole La Piramide del caffè. L'idea mi è parsa
senz'altro adeguarsi alla necessità - per non dire all'urgenza
- di svecchiare i contenuti didattici proposti nelle aule
scolastiche, consentendo agli studenti di confrontarsi con testi di narrativa
contemporanea. Ho subito contattato l'Autore tramite il
suo account Twitter (@NicolaLecca) e gli ho proposto di raccogliere, insieme,
la sfida lanciata da Carnero proprio dalle pagine del prestigioso inserto
culturale. Nell'arco di pochi minuti - grazie alla rapidità di scambio di informazioni che Twitter consente - abbiamo deciso di far recensire La piramide del caffè ad alcuni dei miei studenti.
Mondadori ha risposto in modo positivo
alla proposta progettuale inviando le copie omaggio del testo e Il Sole
24 Ore - Domenica del 31 Marzo 2013 ha menzionato l'iniziativa. Una volta letto il romanzo, gli studenti
hanno inserito il lavoro di recensione sul social
letterario Anobii, ciascuno da un account diverso: in questo modo Nicola
Lecca ha potuto scegliere simbolicamente il testo 'vincitore', formulando un
giudizio per ciascuno degli elaborati. La vincitrice è una studentessa
dell'attuale IV Liceo Scientifico, Francesca Santi.
Ho ritenuto necessario creare uno
spazio sul blog dedicato alle varie fasi progettuali: dall'ideazione, alla fase
di realizzazione, fino al prodotto compiuto. Queste fasi sono documentate in
quindici post a carattere laboratoriale, consultabili nella categoria #lapiramidedelcaffè LAB di #unblogdiclasse. Nicola Lecca, oltre ad essere un grande
scrittore, è anche persona di squisita sensibilità e si è mostrato disponibile
a rispondere ai dubbi e alle curiosità emerse durante la lettura del romanzo. Stiamo pensando di creare, a questo
proposito, un piccolo evento ad hoc
su Twitter, presumibilmente un'intervista virtuale, da svolgersi in autunno.
La recensione di Roberto Carnero su "Il Sole 24 Ore - Domenica" del 3 Marzo 2013, spunto iniziale per il progetto #lapiramidedelcaffè Per gentile concessione di Armando Massarenti. |
I ragazzi di #unblogdiclasse hanno
partecipato, nel corso dell'a.s. 2012-2013 a molte iniziative, tra le quali mi
pare doveroso segnalare il progetto di sensibilizzazione all'Europa, Euway, in collaborazione con la Scuola Superiore Sant'Anna di
Pisa. Curano inoltre da due anni, sotto la mia
supervisione, i live twitting del Festival antropologico
"Pistoia - Dialoghi sull'uomo" (@DialoghiPistoia). Per loro è naturale dare una
restituzione scritta degli eventi a cui prendono parte: possono farlo nella
forma di un post da pubblicare sul
nostro blog (o magari, com'è già
accaduto, sulla Fanpage ufficiale di
"Pistoia - Dialoghi sull'Uomo") oppure in un Tweetbook. Insomma, indipendentemente dal supporto
digitale utilizzato, tali prove devono entrare a tutti gli effetti a far parte
della valutazione, integrando magari le tradizionali modalità
dell'interrogazione o del compito in classe.
Abbiamo inoltre condotto alcuni
esperimenti pilota, eseguendo sia i live
twitting del Miles Gloriosus e dello Pseudolus di Plauto che un'intervista
virtuale (tra il bot di @unblogdiclasse e un'allieva) dedicata al commento di Per la dolcezza della nuova stagione di Guglielmo
d'Aquitania. Entrambi i modelli saranno utilizzati
per #Basia1000, il progetto di rilettura del Liber di Catullo in collaborazione con UTET (@UtetLibri) che
partirà a metà Settembre.
Su "La Nazione" del 6 Aprile 2013, Elisa Lucchesi analizza come i social possano essere integrati in modo intelligente all'interno della metodologia scolastica tradizionale. |
Tanti linguisti lamentano uno stile
sciatto e un’accelerazione nel processo di “analfabetismo di ritorno”, causato
da una riduzione allarmante del lessico sui social network. D’altro canto, si
moltiplicano giornalmente i gruppi che discutono questioni linguistiche e
denunciano con un sorriso errori/orrori ortografici e grammaticali. Dunque, tu
cosa ne pensi dell’uso dei social network sotto il profilo delle potenzialità
educative?
Credo molto nelle potenzialità dei social network e vi sto di fatto spendendo le mie migliori energie. Sono convinta che una scuola 2.0 debba
affiancare a un solido studio dei contenuti una diffusione degli stessi in un
formato appetibile e soprattutto vicino alle modalità di comunicazione degli
studenti, che di certo al giorno d'oggi non scrivono soltanto con carta e
penna, ma ricorrono spesso alla leggerezza dei bits. Qualcosa che del resto già Calvino aveva preconizzato nelle
sue Lezioni Americane.
Confrontarsi con il pubblico della
comunità social, ben più vasto del
microcosmo classe (e potenzialmente infinito), proponendo il proprio lavoro,
significa per gli studenti sviluppare ottime doti di sintesi nell'esposizione
dei contenuti e mantenere buon controllo ortografico. Non solo, essi devono
imparare a scrivere in modo accattivante e spigliato, così da ottenere
l'attenzione dei lettori, nonché variare il registro stilistico a seconda delle
diverse situazioni comunicative.
Iniziative come #Leucò o #Corsari -
proposte nel corso dell'anno dal team
di TW letteratura (@TW_letteratura) - hanno poi mostrato che è possibile
utilizzare Twitter e, più in generale, i social
network, anche in ambito scolastico,
soprattutto come occasione di rilettura collettiva dei classici.
Del resto anche il mondo accademico ha mostrato importanti
aperture in questa direzione: penso a figure di grande carisma intellettuale
come Marco Stancati (@MarcoStancati) o a Francesca Chiusaroli
(@FChiusaroli), senza dimenticare la
prestigiosa Società Dante Alighieri (@la_dante), che proprio in questo periodo
sta portando avanti un bel progetto di sintesi del Decameron all'HT #14000DB.
Molte scuole stanno creando dei gruppi
di discussione su Facebook. Cosa ne pensi?
Personalmente utilizzo poco Facebook.
Preferisco di gran lunga la rapidità espressiva di Twitter, dunque non ho la
possibilità di esprimere un parere significativo in merito.
#unblogdiclasse è attivo dal Febbraio 2013 e intende configurarsi come un agile strumento di supporto alle discipline curricolari che insegno (Latino e Materie Letterarie). L'obiettivo del blog consiste nel garantire una corretta fruizione e diffusione dei contenuti didattico disciplinari in una modalità innovativa e dunque più appetibile per gli studenti. Oltre a diffondere i contenuti, il blog costituisce una valido strumento di pubblicazione degli elaborati prodotti dagli studenti, invogliandoli a produrre testi più curati.
Infine, il blog può essere uno strumento
didattico innovativo, grazie al quale costruire percorsi multidisciplinari e
relazionarsi con enti esterni. Solitamente, durante l'anno scolastico,
viene aggiornato con cadenza giornaliera, tramite la pubblicazione di almeno un
post.
Cosa significa essere un’insegnante
giovane, oggi? Riesci a far convivere programmi, nozioni e progetti creativi?
Direi di sì. Sulla base della
tradizionale programmazione è possibile selezionare percorsi tematici da
sviluppare e discutere in classe, per poi procedere a una diffusione e una
condivisione dei contenuti elaborati in una modalità innovativa, attraverso i social o lo stesso #unblogdiclasse.
Da quest'estate, poi, sono redattore
fisso del Lolingtonpost (@lolingtonpost) un bel progetto di satira in cui cerco
di proporre contenuti letterari in forma ironica, collegandoli a fatti di
attualità: forse il confronto con il contemporaneo può illuminare la straziante
attualità dell'antico. Con alcuni ragazzi del team del Lolingtonpost - La Pausa Caffè
(@LaPausaCaffe) e L'Ideota (ideeXscrittori) - sto inoltre progettando
interessanti percorsi tematici sulla satira, da sviluppare in ambito scolastico
e condividere poi in una forma leggera e divertente, sebbene corretta dal punto
di vista contenutistico. Insomma, una bella sfida!
Cosa ne pensi dei libri che oggi denunciano quasi solo esclusivamente lo sfacelo della scuola?
Non sono d'accordo. Accanto alla
denuncia del sistema - del tutto plausibile - credo sia necessario lanciare un
messaggio di speranza.
La scuola sta vivendo una profonda fase di trasformazione. La rivoluzione digitale ha spiazzato i docenti affezionati al registro cartaceo o al libro in formato tradizionale, ma è soprattutto il piano dei contenuti che necessita di un serio adeguamento: la scuola deve mostrarsi sensibile agli innumerevoli spunti che il web fornisce (concorsi, progetti, seminari) e selezionare le iniziative che possano metterla in contatto con le tante realtà culturalmente dinamiche che oggi sono davvero 'a portata di click'. Creatività e condivisione sono a mio parere le parole chiave della scuola di domani.
La scuola sta vivendo una profonda fase di trasformazione. La rivoluzione digitale ha spiazzato i docenti affezionati al registro cartaceo o al libro in formato tradizionale, ma è soprattutto il piano dei contenuti che necessita di un serio adeguamento: la scuola deve mostrarsi sensibile agli innumerevoli spunti che il web fornisce (concorsi, progetti, seminari) e selezionare le iniziative che possano metterla in contatto con le tante realtà culturalmente dinamiche che oggi sono davvero 'a portata di click'. Creatività e condivisione sono a mio parere le parole chiave della scuola di domani.
Qualche mese fa, abbiamo parlato con la
professoressa Maria Galletta (leggi l'intervista),
che ha portato nelle scuole medie Hosseini. Tu come ti muovi, per motivare la
lettura? E quali sono stati i tuoi successi, magari insperati?
Iniziative come #lapiramidedelcaffè
nascono appunto dall'esigenza di avvicinare gli studenti alla lettura in forma
innovativa e coinvolgente. In modo particolare, ritengo che confrontarsi
direttamente con gli Autori costituisca per gli allievi una forma assai alta di
responsabilizzazione, un altro termine chiave, a mio parere, nella scuola di
oggi. Proprio in quest'ottica, #unblogdiclasse
intende, nel corso di quest'anno scolastico, proporre la lettura e la
recensione de "L'età lirica" di Letizia Pezzali, un romanzo di grande
suggestione che il Premio Italo Calvino (@PremioCalvino) ci ha donato insieme
ad altri testi quando abbiamo sintetizzato la Cerimonia di Premiazione della
XXVI edizione, creato lo storify del
concorso di web narrazione all'HT
#lafinale26. Ma anche altri interessanti progetti di
lettura sono in preparazione: non vi svelo per il momento altri dettagli.
#Basia1000: un hashtag e soprattutto una
iniziativa appena nata che porterai avanti grazie alla collaborazione con Utet.
Ci puoi anticipare qualcosa?
Dal 16
Settembre al 30 Ottobre 2013, #unblogdiclasse propone #Basia1000, un progetto
di rilettura del Liber di Catullo. Utilizzando
come testo di riferimento la versione digitale del Liber proposta da UTET, partner
del progetto, gli studenti ripercorreranno le tappe della storia d'amore
tra Catullo e Lesbia sulla base di venti componimenti scelti.
Ogni lunedì,
mercoledì e venerdì - dalle ore 14,30 alle ore 15,30 - verrà eseguito un breve live twitting
in cui - nella forma dell'intervista tra
il bot di un @unblogdiclasse e il singolo studente - o della presentazione
autonoma da parte dello stesso allievo, verrà introdotto un testo poetico nelle
sue linee essenziali. La comunità social avrà poi modo di cimentarsi in
una vera e propria gara di traduzione del componimento, nonché di fornire note,
riflessioni, immagini e spunti a margine dello stesso.
L'HT che
caratterizzerà l'iniziativa sarà #Basia1000, seguito di volta in volta dal
numero del carme di riferimento. La
presentazione di ogni singolo carmen catulliano,
insieme alla sua miglior traduzione e alle più significative note a margine,
sarà raccolto in un Tweetbook pubblicato sul blog dell'Istituto Omnicomprensivo di San Marcello Pistoiese.Su #unblogdiclasse è stato pubblicato il
calendario dei live twitting. Vorrei
rivolgere uno speciale ringraziamento a Luna Orlando e Sara Porro, che hanno
creduto in questo progetto.
Ti ringraziamo per aver partecipato e in
bocca al lupo con il nuovo anno scolastico!
Vi aspettiamo a partire dal 16 Settembre 2013, con #Basia1000!
intervista a cura di GMGhioni