Certe strade semideserte
AA. VV. (Giacomo Cacciatore, Fabio Ceraulo, Valentina Gebbia, Alessandro Locatelli, Marco Pomar, Alessandro Savona, Maria Grazia Sclafani, Elvira Seminara)
AA. VV. (Giacomo Cacciatore, Fabio Ceraulo, Valentina Gebbia, Alessandro Locatelli, Marco Pomar, Alessandro Savona, Maria Grazia Sclafani, Elvira Seminara)
Edizioni
Leima, 2013
When the evening is spread out against the sky
Like a patient etherized upon a table;
Let us go, through certain half-deserted streets.
Le
strade semideserte dell’epigrafe sono quelle dell’eliottiano canto d’amore di
Alfred Prufock: una citazione importate e densa di significati che da poco
tempo rappresenta anche una novità nell’editoria nostrana. Certe strade semideserte è , infatti, il libro d’esordio di una
novella casa editrice palermitana, le Edizioni Leima, che per presentarsi sulla
scena editoriale azzarda e sceglie l’inconsueto biglietto da visita di un’antologia di racconti.
L’editore
presenta questo progetto scrivendo che “certe strade semideserte potrebbero
suscitare timore, perché non si sa che incontri si possano fare”, ma allo stesso
tempo le strade semideserte sono luoghi da popolare con proficua creatività e sono
quindi “terreno fertile da cui far ripartire la crescita culturale di quella
stessa terra nella quale Federico II volle fondare la Scuola Poetica Siciliana”.
Un progetto strettamente ancorato al territorio, una polifonia composta da otto
storie scritte da otto autori siciliani.
Storie
profondamente diverse, nelle trame e nello stile, che si intrecciano creando un
racconto corale che ha come comune denominatore la sicilianità. Sicilianità
degli autori – che si introducono l’uno con l’altro echeggiando così le loro
voci – e in qualche caso anche delle storie.
La
Palermo dei colori di Ballarò è quella che ci descrive Maria Grazia Scalfani attraverso gli occhi stupiti di Mara, colti
in quel momento ben noto a tutti i siciliani ottimisti: quando si scontrano con
l’irriducibile fatalismo insito in questa terra, con lo stesso schianto con cui
si scontra la macchina di Mara contro il motorino di Totò.
Ma
questa è solo l’ultima delle strade semideserte che la casa editrice Leima ci
fa percorere. Palermo
può assomigliare persino al Far West, se a viverci è un ragazzino che immagina
di essere Tex Willer mentre affronta i pericoli immaginati e reali della città,
come nella storia di Giacomo Cacciatore.
Non
c’è solo la realtà urbana di Palermo: le strade semideserte portano il lettore
anche in luoghi visionari, come nel racconto metaletterario di Alessandro Savona (autore di Etica di un amore impuro sempre per
Edizioni Leima), che come compagni ai suoi personaggi chiama in causa
(scomodandoli un po’) niente di meno che la miserable Fantine e i grandi nomi di
Flaubert. E, come nelle migliori barzellette, le strade semideserte conducono
fino in paradiso, dove si deciderà la sorte eterna di Ivan Palocci secondo
l’ironico racconto di Marco Pomar. Sui
luoghi immaginati la sa lunga il Rosso di Fabio
Ceraulo, che al bar racconta le sue storie d’amore e d’avventura per i
quattro angoli del globo, ma che in realtà viaggia da casa sua guardando il
mappamondo.
Personaggi
che rimangono impressi nella mente, come la piccola Mayra Carolina di cui Valentina Gebbia ci racconta la
delicata e fatata storia. Come il marito tradito che Elvira Seminara fa vagabondare alla ricerca degli amanti di sua
moglie in una Catania minacciata da una tempesta magnetica. O come il pianista infatuato,
sequestrato e col dito rotto di Alessandro
Locatelli.
Tante
“visioni e re-visioni”, citando ancora Eliot, illuminano la penombra delle
strade semideserte, e in ognuna di esse ogni autore ha messo del suo. Il
marchio di ogni storia è evidente, le diverse personalità di chi scrive e i
loro carichi di ricordi mal si celano dietro le pagine di questi brevi
racconti. Ma è proprio questo il bello delle strade semideserte: nel
percorrerle si “misura” la propria vita e lo si fa in modi diversi. Raggiungere
la poeticità di Alfred Prufrock che per farlo usava i cucchiaini da caffè è
difficile ma, senza azzardare confronti senza senso, le nostre strade
semideserte, quelle delle Edizioni Leima, valgono sicuramente la pena di essere
intraprese. I lettori hanno premiato questa prima uscita, che è rimasta per più
settimane nella classifica dei libri più venduti in Sicilia, e la critica non
può non incoraggiare questo nuovo progetto editoriale, passeggiare per le
strade semideserte e vedere con ottimistica attesa a cosa conducono.