Milano, Mondadori Multicenter (Piazza Duomo)
14 ottobre 2013, h. 12.30
Con le amiche blogger Noemi
Cuffia (Tazzina di caffé) e Sara Bauducco (Gli Amanti dei Libri)
Non posso non raccontargli della
bella esperienza della professoressa Maria Galletta che, da noi intervistata nell’estate, ci
ha raccontato di aver accompagnato molti studenti alla lettura proprio grazie
ai libri di Hosseini. Studenti che non avevano mai preso in mano un libro, poi,
si sono appassionati, emozionati e hanno vissuto le stesse emozioni dei protagonisti.
Dunque, domando a Hosseini, se fosse un insegnante, quali libri consiglierebbe ai suoi studenti e quanto a suo parere conta
la lettura in tenera età. Hosseini ha le idee chiarissime: sostiene che per
un bimbo il libro è un modo per uscire dalla quotidianità, racchiude sogni e
permette di stabilire legami con culture, religioni ed etnie diverse. Insomma,
è anche il modo più ampio per sperimentare cosa è il mondo e farsi una propria
idea. Quindi è importante scegliere libri che aiutino a crescere, a raggiungere
la maggiore età e che, contemporaneamente, facciano sentire meno soli. Tra i
classici americani, viene spesso consigliato To kill a Mockingbird (trad. it. Il buio oltre la siepe), e certamente anche ai suoi figli. Certo,
sarà un po’ strano vedere i suoi figli con in mano un libro di papà...
Venendo all’ultimo romanzo, E l’eco rispose, Sara rileva che ogni personaggio intrattiene un rapporto
diverso con l’Afghanistan, raccontato in diversi momenti storici. Hosseini
racconta volentieri l’ispirazione che lo ha portato al romanzo: deriva dai
tanti viaggi che ha fatto nella sua terra (2003-2007-2009-2010), occasioni per
incontrare tanti profughi che rientravano in Afghanistan dopo anni di
lontananza. I figli dei profughi erano simili ad Abdullah e a Pari, piccoli
protagonisti di E l’eco rispose:
vendere un bambino per sostentare la famiglia è un tema tragico e un sacrificio
immenso. Da questo spunto drammatico, Hosseini ha iniziato a scrivere il
romanzo, e a mano a mano gli si suggerivano episodi che non poteva escludere
dalla storia. Si spiega così la struttura non lineare della narrazione, fatta a
episodi che si combinano, in una struttura che dichiara “non pianificata”.
Anzi, gli piace accostare il romanzo a un
albero che cresce e ha molti rami.
Da sinistra: Noemi, Gloria, Khaled,Sara |
GMGhioni
Foto di Gloria Ghioni
Foto di Gloria Ghioni
Qui lo SlideShow con le altre fotografie: