Un pensiero alla Sardegna (Portoferro) |
Cari amici,
un mese terribile, questo. Ha visto abbattersi, ancora una volta, la forza della natura. Ci strigiamo agli amici sardi che stanno affrontando con grande coraggio e dignità questa alluvione.
E vogliamo consigliarvi come ogni mese qualche titolo che possa, si sa, distrarre dal presente e portare lontano. I libri, a volte, servono anche a questo: a quel viaggio che ad occhi aperti non sappiamo percorrere.
Buona lettura!
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Claudia consiglia...
"Canada" di Richard Ford
(clicca qui per la recensione)
Perché: ogni tanto è essenziale concedersi la lettura di un buon classico romanzo americano, con la profondità di scavo psicologico, la vastità dei paesaggi, l'attitudine alla descrizione dei viaggi che solo i buoni romanzi americani hanno.
A chi: ai lettori che subiscono il fascino enigmatico della provincia e di tutti quei romanzi che cominciano in un angolo d'America e poi riescono a raccontare una generazione.
Debora consiglia...
"Denti bianchi" di Zadie Smith
(ne parliamo qui)
Perchè: è il primo romanzo pubblicato da Zadie Smith e la via più immediata per entrare nel cuore della scrittura di questa giovane autrice che a 25 anni dava già prova di essere una tra le voci più interessanti dell'ultimo decennio.
A chi: si interroga sulla società multietnica, sul rapporto genitori/figli, sugli equilibri del matrimonio, sui conflitti
dell'adolescenza, sull'amore e sull'amicizia, Zadie ci regala un potente affresco della Londra multiculturale dagli anni '70 ad oggi.
Gloria consiglia...
#vivasheherazade
(clicca qui per la rubrica)
Perché: abbiamo deciso anche noi di dare voce alle donne, ma non solo nei toni oppositivi di affrancamento da una realtà di discriminazione. Alle donne con le loro bellezze, le loro difficoltà, le peculiarità che le rendono uniche nel mondo e nella letteratura. Inviti alla lettura, inchieste, recensioni: tutto ciò che può aiutare a entrare nel mondo femminile.
A chi: non solo alle donne, anzi! Una rubrica che ha un sapore vario, e proprio per questa sua eterogeneità va ai lettori che guardano al presente e si chiedono dove sono, adesso, e perché.
Martina F. consiglia...
"Expo 58" di Jonathan Coe
(leggi la recensione e l'intervista esclusiva)
Perché: sa di intrigo, di scoperta, di Europa, di modernità. Sa intrecciare i nessi della storia degli ultimi 50 anni e con i luoghi più veri della psiche umana. Svela la sensualità della passione e avvolge il lettore nell'atmosfera limpida di un mondo che cerca di abbattere i muri della diversità.
Martina P. consiglia...
"Come un romanzo" di Daniel Pennac
(ecco la recensione)
Perché: è l'opera in cui lo scrittore francese compila il suo famosissimo Decalogo dei diritti del lettore. La libertà della lettura e il ribaltamento delle sue convenzioni sono il modo per comprendere e avvicinarsi ai libri.
A chi: ai temerari che si avventurano tra le pagine di Anna Karenina o Guerra e pace. A chi ha visto al cinema il recente Il paradiso degli orchi e ha voglia di leggere un classico di Pennac.
Stefano consiglia...
"Indignazione" di Philip Roth
(leggi la recensione)
Perché: è un bellissimo romanzo del Roth più maturo, una fotografia reale e impietosa della provincia Americana, dove ipocrisia e bigottismo caratterizzano quegli anni Cinquanta di cui l'iconografia ufficiale da sempre veicola un'immagine edulcorata e distorta.
A chi: a tutti coloro che amano la Storia Americana, soprattutto quella che non si trova sui libri di testo ma che emerge dalla letteratura.
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