Dove sono finiti i lettori? I dati dell'ultima indagine condotta dall'Istituto Nielsen hanno fatto tanto discutere e... scoraggiare. Come trovarli? La rete può essere la risposta? Mentre in tanti si pongono queste domande, una bella novità è online da mercoledì sera: Bookabook.
Presentata a Milano, alla libreria Open, è la prima community italiana di crowdfunding del libro e parte proprio dalla premessa che il web sia il terreno su cui sperimentare nuove forme condivise di scrittura e di lettura. Bookabook nasce da un'idea dei due giovani imprenditori digitali Emanuela Furiosi e Tomaso Greco, e degli agenti letterari Claire Sabatié-Garate e Marco Vigevani, che si occuperanno di selezionare autori e contenuti.
Bookabook è un esperimento inedito in Italia, paese in cui il crowdfunding come concetto base di economia partecipata non si è ancora diffuso come altrove.
Andiamo al funzionamento della piattaforma: ogni mese verranno presentati sul sito tre inediti di autori già affermati o esordienti di cui i lettori potranno leggere un'anteprima gratuita. Dal momento della messa online del testo parte il social game: gli utenti avranno trenta giorni per investire sul libro con un'offerta minima di 3 euro e promuoverlo sui social network. I lettori sono protagonisti assoluti e decretano il successo del contenuto.
Finiti i trenta giorni di campagna, il libro che ha ottenuto successo verrà distribuito in ebook ai lettori che hanno partecipato e che riceveranno vari premi a seconda dell'offerta fatta. In caso contrario, qualora la cifra minima per la pubblicazione non fosse raggiunta, la cifra investita sarà restituita ai lettori.
Il bello di Bookabook è che i membri della community saranno lettori, "acquirenti" (non nel senso classico del termine...) e anche librai, in quanto daranno consigli agli altri utenti.
L'obiettivo della piattaforma è creare un dialogo non episodico bensì continuo sui libri, mettere in contatto i lettori con gli autori, per i quali discutere in rete dei propri libri diventa sempre più indispensabile.
Bookabook serve a creare nuove interazioni nella filiera editoriale: il lettore, che in genere è consumatore finale del prodotto-libro, ha modo di accostarsi ai testi all'inizio del processo, di seguirne e anzi guidarne attivamente la diffusione. Interessante il fatto che la ricezione diventi condivisa e la promozione passi nelle mani di una collettività interessata a confrontarsi e a crescere insieme.
Il primo autore della campagna Bookabook è Claudio Giunta, professore ed esperto di letteratura medievale che si è cimentato nella narrativa con un giallo dal titolo Solovki, di cui ieri abbiamo letto insieme il prologo e parte del primo capitolo.
L'obiettivo della piattaforma è creare un dialogo non episodico bensì continuo sui libri, mettere in contatto i lettori con gli autori, per i quali discutere in rete dei propri libri diventa sempre più indispensabile.
Bookabook serve a creare nuove interazioni nella filiera editoriale: il lettore, che in genere è consumatore finale del prodotto-libro, ha modo di accostarsi ai testi all'inizio del processo, di seguirne e anzi guidarne attivamente la diffusione. Interessante il fatto che la ricezione diventi condivisa e la promozione passi nelle mani di una collettività interessata a confrontarsi e a crescere insieme.
Storia piena di mistero, parla di un giovane reporter che è chiamato a indagare sulla scomparsa di tre italiani che sono andati a restaurare un antico monastero alle isole Solovki, sperdute nell'Artico Russo. La campagna durerà fino al 29 aprile e ha già dei sostenitori che stanno leggendo e partecipando con le loro offerte. Il libro sarà pubblicato al raggiungimento della soglia di 4.000 euro.
Curiosi di leggere e scoprire? Sul sito trovate tutte le informazioni utili per diventare "bookabookers".
Noi continueremo a seguire con interesse questo esperimento editoriale che cambia il volto dei lettori da consumatori passivi a promotori attivi.
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Noi continueremo a seguire con interesse questo esperimento editoriale che cambia il volto dei lettori da consumatori passivi a promotori attivi.
Claudia Consoli