Parlare di Alberto Moravia, dialogare con Alberto Moravia, attraverso prospettive diverse, voci lontane, ma accomunate dallo stesso focus, dalle stesse istanze.
Declinazioni molteplici che abbracciano un universo interdisciplinare, restituendo la grandezza di un autore, che può dire tanto a tanti, in tanti campi, in tante discipline.
La vera protagonista sarà proprio l’interdisciplinarietà, e le declinazioni che le stesse tematiche possono assumere, se guardate con occhio nuovo, se si attinge alle prospettive multiculturali, agli strumenti che in apparenza possono apparire estranei.
Eppure con Moravia tutto torna sempre, anzi: tutto torna arricchendosi sempre più di qualcosa.
É con questa premessa che, il 9 maggio 2014, si aprirà, a Fondi, in provincia di Latina, il quarto Convegno Internazionale «Alberto Moravia e La ciociara. Letteratura. Storia. Cinema».
Di seguito si rendono noti il comunicato stampa ufficiale e il programma della giornata di studio.
In conclusione verrà proposta un’intervista a Luca Maria Guardabascio, regista e scrittore, nonché relatore al convegno.
Nella speranza che la letteratura e l’interesse per un autore tanto citato quanto (ancora) enigmatico e da scoprire possano muovere i passi di tutti gli studiosi, desiderosi di saperne un po’ di più e di lasciarsi provocare dal nuovo applicato al canone della nostra letteratura italiana.
Comunicato stampa
Alberto Moravia e La ciociara. Letteratura. Storia. Cinema.
IV Convegno Internazionale il 9 maggio a Fondi
Si svolgerà il 9 maggio a Fondi, in provincia di Latina, la quarta edizione del Convegno Internazionale dal titolo Alberto Moravia e La ciociara. Letteratura. Storia. Cinema., esattamente nei luoghi ritratti prima nel celebre romanzo di Alberto Moravia e in seguito nell’omonimo film di Vittorio De Sica. Il Convegno, in programma dalle ore 10.00 alle ore 17.00 presso Palazzo Caetani, è finanziato dal Comune di Fondi – Assessorato alla Cultura e alle Politiche della Scuola, grazie al fondamentale apporto del Sindaco Salvatore De Meo e dell’Assessore Lucio Biasillo. Ideatore e organizzatore del Convegno, come già nelle precedenti edizioni, è il professor Angelo Fàvaro, che ha realizzato l’evento in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Roma “Tor Vergata”, con il Clici – Centro di Lingua e Cultura Italiana della medesima Università, con l’Associazione Fondo Alberto Moravia e con l’Associazione Culturale Sinestesie. A introdurre e presiedere i lavori sarà Rino Caputo, Prorettore per la Cultura e professore ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Gli interventi dei relatori del Convegno, provenienti da varie Università dall’Italia e dall’estero, ma anche dal mondo del giornalismo e della critica cinematografica, prenderanno in analisi aspetti e tematiche del romanzo di Moravia, pubblicato con grande successo nel 1957, e della trasposizione per il grande schermo realizzata nel 1960 da Vittorio De Sica, autore del pluripremiato film con protagonisti Sophia Loren e Jean-Paul Belmondo.
Il Convegno si aprirà con una relazione dal titolo Alberto Moravia, il profeta da parte di Marcia Theophilo, poetessa candidata al premio Nobel, e proseguirà con gli interventi di Donato Santeramo, dalla Queen’s University di Kingston (Canada), con La ciociara: la diversità tra cifra narrativa e commento sociale, e di Constantina Evanghelou, dall’Università “Aristotele” di Salonicco, con Figure femminili nel romanzo italiano e greco del dopoguerra. Approccio comparativo tra “La ciociara” di A. Moravia e “Il terzo anello” di K. Tachtsis. Edoardo Esposito, dall’Università degli Studi di Milano, presenterà una relazione su “La ciociara” e la Ciociaria, mentre Francesca Bernardini, dall’Università di Roma “La Sapienza”, parlerà di Linguaggi, registri espressivi e personaggi de “La ciociara” di Moravia, e il regista, scrittore e docente Luca Maria Guardabascio proporrà una relazione dal titolo Piccoli ruoli / Piccole persone. Comprimari ne “La ciociara”. Giuliana Zagra, responsabile del Fondo Elsa Morante della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, tratterà de “La grande notte”: i racconti di guerra dispersi di Elsa Morante. Clea Rivalta, dall’Università di Warwick (Gran Bretagna), si occuperà invece delle questioni di traduttologia con Two Women: “La ciociara” nella traduzione in lingua inglese. Mizue Shibata, dalla Tokyo University of Foreign Studies (Giappone), concluderà la mattinata con Moravia e il travestitismo narrativo ne “La ciociara”.
Presiederà e condurrà i lavori del pomeriggio Angelo Fàvaro, dall’Università di Roma “Tor Vergata”. La seduta pomeridiana del Convegno inizierà con un prezioso intervento in forma di conversazione con Eleonora Brown, l’attrice che interpretò Rosetta nel film di De Sica, accanto a Sophia Loren: la Brown condividerà alcuni ricordi dal set de La ciociara in un dialogo con Marta Di Nuccio. Lo storico Lorenzo Santoro, dall’Università della Calabria, si occuperà di Alberto Moravia, la linea Gustav e la questione del consenso. Un’altra ospite d’eccezione, Dina D’Isa, critico cinematografico e giornalista de Il Tempo, nonché amica di Moravia, presenterà un intervento dal titolo Il cinema di Moravia fra realismo e psicanalisi. Il famoso compositore Manuel De Sica, figlio di Vittorio, apporterà il proprio contributo con i suoi Ricordi dal set de “La ciociara” di papà Vittorio. A concludere questa significativa giornata di studi sarà la testimonianza della grande giornalista, scrittrice e drammaturga Adele Cambria, amica di Alberto Moravia, di Elsa Morante e di Pier Paolo Pasolini (per il quale si prestò anche al ruolo di attrice in film come Accattone e Teorema). Questa quarta edizione del convegno su Alberto Moravia e La ciociara coincide con due importanti ricorrenze storiche, adombrate anche nel romanzo: lo sbarco delle truppe angloamericane ad Anzio e il bombardamento dell’Abbazia di Montecassino.
Ufficio Stampa
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A tu per tu con Luca Maria Guardabascio
regista, scrittore e relatore del Convegno
regista, scrittore e relatore del Convegno
- Quanto è conosciuto, letto, apprezzato Alberto Moravia negli USA, ovviamente dal suo osservatorio dott. Luca Guardabascio?
Il rapporto di Moravia oggi con gli Stati Uniti non è privilegiato, anche e soprattutto perché le scelte accademiche che vengono fatte, puntano a una relazione della letteratura proiettata maggiormente ai Classici e all’influenza di questi su autori di fama internazionale.
Il distinguo va però fatto tra i grandi centri come New York, Boston, Filadelfia, Washington, San Francisco e Los Angeles, dove mi sono trovato a parlare di Moravia senza difficoltà. Nelle grandi città le conferenze e il lavoro svolto da consolati, istituti di cultura, associazioni di italiani, è fondamentale. In queste metropoli ci si può imbattere in alcune opere del Maestro e avere una conoscenza più ampia della letteratura internazionale.
Nell’America rurale e/o nelle piccole università, si predilige un rapporto con le regioni d’Italia che hanno “fornito” più emigranti a quel determinato territorio. Per questo, al mio primo arrivo a Pittsburgh e nella Pennsylvania occidentale dove vivono numerosi abruzzesi e molisani, ho notato una predilezione per gli emigranti di terza generazione e quarta generazione con scrittori che hanno cantato la propria terra come Ignazio Silone.
Negli Stati Uniti le immagini la fanno da padrone e la curiosità è sempre rapportata ad autori che sono riusciti a essere versatili e hanno coperto più sfere artistiche. Oggi si parla tanto di Pasolini scrittore, anche e soprattutto perché si conosce il Pasolini regista.
Non ci sono tantissime Università in Usa in cui si insegna letteratura italiana. Le università Americane sul nostro territorio, invece, dedicano ampio spazio a Moravia perché è un autore che è riuscito a parlare e a descrivere anche e soprattutto la nostra società.
Il mio corso svolto negli Stati Uniti: la «Storia d’Italia attraverso il Cinema Italiano», non può prescindere dalla letteratura e La Ciociara è un film fondamentale anche per la comprensione e lo studio della società dell’epoca. La vittoria de La Grande Bellezza è figlia anche di Moravia e della società descritta nei suoi libri, cosa che mi sembra sia stata del tutto sottovalutata.
- Cosa si sa di Alberto Moravia?
A livello nazionale (americano), fatta eccezione per chi si dedica alla materia e per i grandi centri culturali, oggi si sa ben poco. Per fortuna i film tratti dai suoi libri sono ancora vivi e ogni decade se ne producono di nuovi. Uno dei problemi principali è stato il rapporto tra Moravia e la morale per tanti emigranti che hanno lasciato la nostra nazione quando i libri del Maestro erano messi all’indice in alcuni centri e dalla chiesa cattolica. Curioso è stato uno studente di origini italiane che, prima della visione de La Noia di Cedric Kahn e della sua comparazione con il film di Damiani, spiegò: «Mio nonno racconta che i libri di Moravia non li poteva leggere al paese, perché era troppo bukowskiano». Da far drizzare i capelli anche per la insita differenza sociale raccontata dai due autori. Ecco, questa è la confusione di quel poco che negli Stati Uniti si sa su Moravia. Spesso nella didattica mondiale, si inserisce la letteratura internazionale in un calderone unico cercando delle similitudini per comprendere meglio di cosa si sta parlando, per fare un raffronto immediato. É come paragonare il pollo con il pesce. Per la cultura italiana Moravia è un must imprescindibile ma non è lo stesso per uno statunitense. Un americano potrebbe chiedere ne sa (ancora) l’italiano medio di Erkine Caldwell, Henry Miller, Richard Wright per citare autori che hanno avuto riduzioni cinematografiche tratte dalla propria opera. O anche del premio Nobel Saul Bellow che Moravia adorava.
3. Chi lo legge e quando, a che età?
A differenza degli Italiani, gli Americani leggono sicuramente di più e scrivono di meno. Quello Americano è un popolo molto curioso che si approccia con facilità a nuovi input e credo che Moravia non ha bisogno di marketing, prima o poi capita sullo scaffale anche se, per leggerne l’opera omnia oggi, c’è bisogno anche di educazione culturale. Dopo aver visto Two Women, La Ciociara (romanzo) diviene un compagno di molti studenti americani dai diciannove anni in poi. Seguono, a livello preferenziale, La Romana e Gli Indifferenti. Particolarità del film Two Women è che, paradossalmente, viene passato nelle tv americane più che in quelle italiane. Questo è semplicemente un dado statistico che di sicuro aiuta nell’acquisto del romanzo. Direi che ho conosciuto poche persone che hanno meno di quarant’anni che hanno letto Il Disprezzo, La Noia e L’Attenzione. Io consiglierei in generale a un pubblico internazionale di avvalersi sempre dei film per entrare nella poetica di Moravia. Con questo sistema, chi ha visto, a esempio, Il Conformista di Bertolucci e ha acquistato il romanzo, è riuscito ad approcciare meglio la letteratura di Moravia.
- Quali sono le opere di A. Moravia maggiormente lette e conosciute negli USA? Per quale ragione a suo avviso?
Credo che il Cinema e i grandi registi aiutino molto alla scoperta dell’opera di Moravia. Il Conformista e La Ciociara sono conosciutissimi grazie alla grandezza di Bertolucci; De Sica, il premio Oscar a Sofia Loren che doppiò la versione americana de La Ciociara hanno rappresentato un ottimo biglietto da visita. Gli Indifferenti ha un suo pubblico e La Romana è stato di sicuro un best seller. La Romana (The Woman in Rome), nella versione letteraria, mi viene spesso citato quando mi trovo negli Stati Uniti. Quasi nessuno conosce le riduzioni cinematografiche di Zampa e il film con la stessa Lollobrigida e la Dellera. La Romana, tratta un tema forte e moderno, ha uno sviluppo da suspense e un titolo che colpisce l’immaginario americano. Anche in questo caso, il lettore medio fa confusione con Pasolini e mamma Roma, elemento che ha aiutato il libro a crescere e il film di Zampa ad essere riscoperto.
- Cosa si pensa de La ciociara (romanzo e film) in USA?
Nel 1998, nei grandi store americani non c’erano più libri di Moravia tradotti in inglese. Tutte le copie disponibili erano andate esaurite tanto che un articolo de «La Repubblica» denunciava il fatto. Solo la forza del film e la grandezza degli interpreti hanno riportato Moravia nelle librerie americane. La Ciociara (romanzo) oggi non ha il successo di cinquant’anni fa, però l’immortalità del film rende ancora vivo il libro. Il film, ancora oggi, suscita emozioni e descrive egregiamente la società di settant’anni fa. La forza del film pare essere ancora quella dell’Oscar alla Loren. Tanto che a fine corso, La Ciociara risulta essere tra le pellicole più apprezzate del mio particolarissimo seminario d’oltre-oceano insieme ad altri interpreti legati alla Ciociaria come Giuseppe De Santis (mio primo maestro) e l’immenso Nino Manfredi di Pane e Cioccolata e di Per Grazia Ricevuta.
Programma
IV Convegno Internazionale «Alberto Moravia e La ciociara. Letteratura. Storia. Cinema»
Comune di Fondi – venerdì 9 maggio 2014
Ore 9.00 Accoglienza e iscrizioneOre 9.30 Saluti Istituzionali delle AutoritàSalvatore De MeoSindaco del Comune di FondiLucio BiasilloAssessore alla Cultura del Comune di FondiGianna CiminoAssociazione Fondo A. MoraviaRino CaputoProrettore alla Cultura Università di Roma “Tor Vergata”Presiede, introduce e conduce i lavori, Rino Caputo (Università di Roma “Tor Vergata”)Ore 10.00 Marcia Theophilo poetessa proposta al Premio Nobel - BrasileAlberto Moravia, il Profeta Ore 10.25 Donato Santeramo Queen’s University Kingston - Ontario - CanadaLa Ciociara: la diversità tra cifra narrativa e commento sociale Ore 10.45 Constantina Evanghelou Università “Aristotele” Salonicco - GreciaFigure femminili nel romanzo italiano e greco del dopoguerra. Approccio comparativo tra La Ciociara di A. Moravia e Il terzo anello di K. TachtsisCoffe breakOre 11.15 Edoardo Esposito Università degli Studi di MilanoLa ciociara e la Ciociaria"Ore 11.35 Francesca Bernardini Università di Roma “Sapienza”Linguaggi, registri espressivi e personaggi de La ciociara di MoraviaOre 12.00 Luca Maria Guardabascio Regista-scrittore/visiting professor UsaPiccoli ruoli/Piccole persone. Comprimari ne La CiociaraOre 12.25 Giuliana Zagra Biblioteca Nazionale Centrale di Roma “La grande notte”: i racconti di guerra dispersi di Elsa MoranteOre 12.40 Clea Rivalta University of Warwick (GB) Two woman: La ciociara nella traduzione in lingua ingleseore 13.10 Mizue Shibata Tokyo University of Foreign StudiesMoravia e il travestitismo narrativo ne La ciociara PranzoPresiede e conduce i lavori Angelo Fàvaro (Università degli Studi “Tor Vergata”)Ore 15.30 Attraverso gli occhi di Rosetta - Eleonora Brown dialoga con Marta Di NuccioOre 16.00 Lorenzo Santoro Università della Calabria – Archivi RAIAlberto Moravia, la linea Gustav e la questione del consensoOre 16.20 Dina D’Isa critico cinematografico – giornalistaIl cinema di Moravia fra realismo e psicanalisiOre 16.45 Manuel De SicaRicordi dal set de La ciociara di papà VittorioOre 17.10 Adele Cambria giornalista-amica di Alberto Moravia e Elsa Morante Conclusione dei lavori