Chi sono i migliori insegnanti per una scuola di scrittura? Ne abbiamo parlato spesso su CriticaLetteraira, talvolta in toni critici, altre volte con la giusta apertura per bei progetti. Se la premessa fondamentale è che la scrittura resta un talento (per fortuna!), è anche vero che spesso i talenti vanno fatti crescere con i giusti strumenti. Qualche esempio? Insegnare come revisionare il proprio brano, ma anche conoscere la filiera editoriale, come proporsi e come scrivere... Dunque, ecco la proposta che arriva a Milano in questi giorni dal gruppo GeMS: la seconda edizione di un corso di scrittura creativa in cui, accanto a un insegnante noto e poliedrico come Oliviero Ponte di Pino, si alternano scrittori e varie figure del mondo editoriale...
Visto il programma originale e ancora molto misterioso (lo trovate qui), abbiamo invitato Oliviero Ponte di Pino al nostro Salotto, ed ecco cosa abbiamo scoperto...
Innanzitutto la ringrazio per aver accettato di rispondere a qualche domanda per CriticaLetteraria. Vorrei chiederle cosa si deve aspettare un partecipante al corso? E cosa, d’altra parte, deve (e vuole) aspettarsi un insegnante?
Innanzitutto la ringrazio per aver accettato di rispondere a qualche domanda per CriticaLetteraria. Vorrei chiederle cosa si deve aspettare un partecipante al corso? E cosa, d’altra parte, deve (e vuole) aspettarsi un insegnante?
Oliviero Ponte di Pino |
Il corso è ideato per trasmettere in primo luogo una serie di tecniche, trucchi e magari alcuni segreti del mestiere.
Ma non è questo l'importante. Il principale obiettivo di questo corso è accrescere la consapevolezza dei partecipanti su quello che stanno facendo quando scrivono un testo narrativo, e soprattutto quando lo rileggono. La consapevolezza è fondamentale per forgiare gli strumenti utili per lavorare sul proprio testo, per capire quello che non funziona e quello che può essere migliorato.
Accanto a Lei, ci saranno ospiti/insegnati d’eccezione. Lo scorso anno ricordiamo gli scrittori Gianni Biondillo, Caterina Bonvicini, il giornalista e critico Piero Dorfles, l'editore Luigi Spagnol, i direttori editoriali Elisabetta Migliavada (Garzanti) e Giuseppe Strazzeri (Longanesi). Sul sito del corso, è ancora tutto un mistero riguardo ai nomi di quest’anno. Quale grande apporto porteranno gli ospiti di questa seconda edizione? Può darci solo qualche indizio?
Alcuni di questi autori torneranno senz'altro, visto l'interesse che hanno suscitato e la loro disponibilità a confrontarsi con le curiosità degli allievi. Portano in primo luogo la loro esperienza: anche loro sono stati autori esordienti e sconosciuti, che hanno dovuto affrontare i problemi della scrittura, della riscrittura, del giudizio altrui (editori, critici, lettori). E poi con la loro storia dimostrano che è possibile farcela, avere successo, in un mondo difficile e complesso.
Ci vuole ricordare uno degli episodi che l’hanno maggiormente colpita durante il corso dello scorso anno?
Un elemento in negativo e uno in positivo. Il primo è la convinzione che si scriva solo per se stessi che avevano molti allievi, soprattutto all'inizio (almeno spero). È vero che si scrive prima di tutto per sé, ma poi il tuo testo si oggettiva, va visto per quello che è e per quello che comunica. Almeno questo penso debba essere il senso, la specificità, di un corso di scrittura che nasce all'interno del mondo dell'editoria.
L'elemento positivo è la voglia di continuare, di migliorarsi, di confrontarsi con i pregi e i difetti del proprio lavoro.
Infine, un’ultima e brevissima domanda: cosa augura che trovi in sé stesso ogni singolo partecipante al corso?
La capacità di rileggere quello che hanno scritto e di migliorarlo, La necessità di essere esigenti con se stessi, sapendo che scrivere può essere faticoso e a volte doloroso, ma senza mai perdere il piacere della scrittura.
Infine, un’ultima e brevissima domanda: cosa augura che trovi in sé stesso ogni singolo partecipante al corso?
La capacità di rileggere quello che hanno scritto e di migliorarlo, La necessità di essere esigenti con se stessi, sapendo che scrivere può essere faticoso e a volte doloroso, ma senza mai perdere il piacere della scrittura.
Grazie mille e buona avventura a tutti i partecipanti di quest'anno!
Per informazioni sul corso, clicca qui
*Oliviero Ponte di Pino Lavora da quarant’anni nell’editoria (Ubulibri, Rizzoli, Garzanti, di cui è stato direttore editoriale per oltre dieci anni, pubblicando numerosi importanti autori italiani e stranieri). Giornalista (radio, tv, giornali), docente universitario, attivo in rete (www.olivieropdp.it, www.ateatro.it), è autore di diversi volumi tra cui I mestieri del libro (2008).Tiene lezioni in master di editoria, scrittura creativa, giornalismo culturale e management di eventi culturali.